Dalla «Previsgai» alla Cima Bleis
tra massi, trincee e appostamenti

Una veduta del   Coleazzo
Una veduta del Coleazzo
Una veduta del   Coleazzo
Una veduta del Coleazzo

Seconda tappa per l'escursione alla Cima Bleis di Somalbosco. Dopo la «sosta» alla Baita Previsgai ristrutturata da qualche anno e che offre agli escursionisti panche, tavoli e stufa, e che può funzionare da ricovero di emergenza, si sale alla Cima Bleis di Somalbosco per poi scendere alla Bocchetta di Valmassa. Questo tratto di percorso è per esperti; chi non se la sente può raggiungere ugualmente la Bocchetta di Valmassa per l'itinerario che descriveremo per il ritorno. Da Malga Previsgai ci si tiene alla destra della malga (frecce per trincerone) dove inizia il tratto più interessante dell'itinerario. Davanti si staglia contro il cielo la selvaggia dorsale della Punta d'Albiolo, mentre dall'altra parte della Valcamonica i ghiacciai dell'Adamello e della Presanella chiudono l'orizzonte. Si attraversano, su una traccia di sentiero, le ondulate panoramiche praterie lasciando a sinistra un sentiero per la Bocchetta di Valmassa e si raggiunge la cresta sudorientale della Cima Bleis di Somalbosco che gli italiani, in previsione di un eventuale sfondamento austriaco al Tonale, avevano fortificato per bene. Da qui in poi per gli appassionati di resti bellici il salire potrà essere molto lento (dipende dal loro grado di curiosità) per la gran quantità di vecchie trincee, camminamenti, postazioni di guardia e caverne che si incontrano sul percorso sino a raggiungere, dopo un ultimo tratto su roccette, la vetta della Cima Bleis di Somalbosco.Un formidabile panorama attende la comitiva: le vicine montagne della parte bresciana del Parco Nazionale dello Stelvio tra cui si riconoscono il Coleazzo, il Monte Tonale, la Punta d'Albiolo, la Punta delle Graole. Verso occidente le centinaia di vette delle Alpi Orobie si inseguono le une con le altre, mentre a Sud si stende una possente muraglia di granito e ghiaccio dove troviamo l'Aviolo, il Corno Pornina, il Corno Baitone, la Cima Plem, sua maestà l'Adamello, la Calotta, il Salimmo, il tormentato ghiacciaio del Pisgana, i Corni di Bedole, la Cima Payer, il Corno di Lagoscuro, il Castellaccio, la Cima Busazza, la Cima Presanella, la Cima d'Amola, la Cima Scarpacò. La prossima settimana la parte finale dell'escursione con la visita alla «muraglia cinese» della Bocchetta di Valmassa e il rientro a Dallegno.Il prossimo itinerario sarà publicato il 18 giugno.

Suggerimenti