Diavoli e streghe dietro i massi del favoloso Sentiero delle Cascate

«Osservatorio» sul Sarca
«Osservatorio» sul Sarca
«Osservatorio» sul Sarca
«Osservatorio» sul Sarca

Continuiamo la descrizione del favoloso Sentiero delle Cascate della Val di Genova il cui profondo solco divide il gruppo dell'Adamello da quello della Presanella. La scorsa settimana avevamo superato le Cascate di Nardis. Continuando sul sentiero, si aggira una staccionata proseguendo la marcia su umidi massi, alcuni dei quali, enormi, sono disposti in maniera da formare un tunnel, dal quale in certe ore del giorno sembra uscire una vera e propria fumata di evanescente nebbiolina. L'escursionista deve abbassarsi per passare sotto questi tunnel naturali, i quali hanno probabilmente contribuito a creare la leggenda della presenza di diavoli e streghe dietro i massi ed i vapori della Val di Genova. Si supera la confluenza con la Val Seniciaga, si passa nei pressi del Rifugio Fontanabona, si torna sulla strada, si supera la Val di Lares (consigliata una breve deviazione per vedere l'imponente omonima cascata) e si arriva al Ponte Maria alla Ragada.
Qui, narra una leggenda, i viandanti venivano assaliti e azzannati ferocemente dai lupi del Brigante Beatrich che poi spogliava i cadaveri di ogni loro avere. Si passa tra le costruzioni della Ragada, si torna sulla destra orografica lasciando a destra il sentiero per la Val Folgorida che, nel 1864, fu risalita dai primi conquistatori dell'Adamello. Altre cascate e meandri spumeggianti, pozze di azzurre acque, accompagnano il nostro cammino: si passa accanto al Rifugio Stella Alpina, piacevole luogo dove a destra parte il sentiero per la Val Gabbiolo e si prosegue sino alla Cascata del Pedruc dove, su un caratteristico ponte, si attraversa ancora una volta il Sarca. Si continua nel bosco e si arriva finalmente alla Piana di Bedole nei cui pressi sorge l'omonimo rifugio. Qui, dove termina il tratto «ufficiale» del sentiero delle cascate, il Sarca scorre ora più tranquillo tra le praterie e le pinete della placida piana. Il bel volumetto di Vittorio Maccarini («I sentieri della Val di Genova», edizioni Povinelli) consiglia però di proseguire sino al cosiddetto «Bivacco dei Pionieri»: raggiunto il visibile Rifugio Bedole e si prosegue fino al Ponte delle Cambiali. Prima del ponte si avanza tra sassi e vegetazione fino ad un grosso tetto roccioso dove (targa commemorativa) i pionieri dell'Adamello, bivaccavano prima di continuare le loro ascensioni.
Tornati alla Piana di Bedole, con il bus navetta, si rientra a Carisolo.  
ITINERARIO: pressi di Santo Stefano 800 metri circa; Cascate Nardis 922 metri (ore 1.15); Fontanabona 1092 metri (ore 3); Ragada 1261 metri (ore 3.30) Cascina Muta 1397 metri (ore 4.50); Rifugio Stella Alpina 1450 metri; Cascata Pedruc 1522 metri (ore 6.10); Rifugio Bedole 1612 metri (ore 7.30); Bivacco dei Pionieri 1700 metri circa (ore 8).
CARTE TOPOGRAFICHE: IGM 1:25.000 fogli Caré Alto, Pinzolo, Cima Presanella, Madonna di Campiglio.
NOTIZIE UTILI.  Dislivello: 900 metri. Difficoltà: escursionistiche. Segnavia: paletti segnaletici.

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