Divagazioni verso Cima
del Colosei per godersi
paesaggi emozionanti

di
Riposo al Passo della Biscia
Riposo al Passo della Biscia
Riposo al Passo della Biscia
Riposo al Passo della Biscia

Terminiamo oggi la descrizione del giro del Rifugio Berti. Eravamo giunti, dopo i tratti attrezzati, al bivio poco prima del Pian della Biscia dove noi andremo a destra. Il sentiero di sinistra è indicato da frecce per i Prati di Croda Rossa; chi non fosse ancora stanco, seguendo per circa mezz'ora quel sentiero può raggiungere la parete nordest della Arzalpenkopf o Croda Sora i Colesei dove si trovano le mussoliniane fortificazioni del Vallo Littorio ribattezzate con lo scherzoso nome di «Linea non mi fido» che, mai usate, avrebbero dovuto contrastare una eventuale invasione dei nazisti che in quel periodo minacciavano l'Austria non ancora annessa al Terzo Reich. Calcoliamo, per chi vuol fare la deviazione, un'oretta in più tra andata e ritorno oltre al tempo necessario per la visita dei ruderi di guerra. Tornati al bivio seguiamo le frecce per Passo Montecroce di Comelico e in breve, lungo una vecchia disastrata stradina militare, arriviamo al largo valico detto Forcella Pian della Biscia dove lasciamo a sinistra il sentiero che porta al Lago dell'Orso ed al Passo Monte Croce di Comelico. Qui abbiamo due possibilità: seguire l'interminabile strada militare che scende lenta sul versante meridionale della Cima dei Colesei, oppure abbandonare quasi subito la stradina per infilarci a destra (frecce e segnalazioni biancorosse) lungo un ripido sentiero. Che è quel che faremo. Sempre in tema di simpatiche varianti, è però consigliabile dalla Forcella del Pian della Biscia salire in una decina di minuti alla tondeggiante sommità della Cima dei Colesei da dove s'abbraccia un vasto panorama sulla sottostante Val Comelico, sulle Alpi Carniche, sulle montagne austriache oltre che ovviamente sulle quinte rocciose delle decine di vette del gruppo del Popera. Anche per questa variante i tempi non sono considerati nel conteggio globale delle ore della guida. Dai pressi della Forcella del Pian della Biscia il sentierino scende veloce e ripido nel verde vallone dove, man mano che si scende la vegetazione si fa più lussureggiante. Raggiunto il fondo del vallone, accanto al torrente, si entra nel fresco del bosco dove l'aria è aromatizzata dall'odore dei funghi. Attraversiamo una radura, valichiamo il letto secco di un torrente e, in breve, ci ritroviamo di nuovo al punto di partenza, il rifugio Lunelli. •

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