Forte Zaccarana, ciaspolata su un percorso storico

Monte Cercen e Cima Busazza dal Forte Zaccarana
Monte Cercen e Cima Busazza dal Forte Zaccarana
Monte Cercen e Cima Busazza dal Forte Zaccarana
Monte Cercen e Cima Busazza dal Forte Zaccarana

Una piacevole ciaspolata su un percorso storico che avevamo già conosciuto in estate (vedi Zaino in Spalla 1074 del 2 agosto 2018). Oggi torniamo lassù a vedere tutt'altro paesaggio dove il verde dei prati si è trasformato nel bianco della neve. L'escursione resta facile ma ricordiamoci che la stagione invernale esige sempre, ovunque si vada, maggior preparazione e miglior esperienza. Inoltre le segnalazioni del percorso estivo sono quasi spesso sepolte dalla neve per cui è necessario senso dell'orientamento. Si lascia l'auto al Passo del Tonale al parcheggio della funivia Valbiolo. Da qui si segue la traccia della stradina che in estate sale verso Malga Valbiolo, oppure si risale direttamente verso Nord il pendio sino a incrociare la traccia della stradina e arrivare verso destra all'ex-Ospizio San Bartolomeo diventato ristorante e spesso chiuso anche in estate. Si supera l'ospizio e si prosegue in direzione Est sulla traccia d'una stradina. Dopo pochi minuti dalla neve sporge un cartello segnaletico per il forte Zaccarana. Abbandoniamo la traccia della stradina e, senza percorso obbligato, salendo gradatamente verso Est-Nordest, superiamo la Val Selina e raggiungiamo il diroccato Forte Zaccarana. Magico verso meridione lo spettacolo di quella splendida muraglia di ghiaccio e granito formata dal gruppo Adamello-Presanella. Cime rocciose e aspre bocchette completamente intonacate dalle nevicate. Difficile non pensare a quei poveri diavoli di italiani ed austriaci che durante la guerra abitavano questi forti di confine non per divertirsi ma per farsi inutilmente la guerra sopportando freddo, slavine, bufere, vestiario spesso inadatto. Lo Zaccarana, assieme al Forte Mero e ad altri forti, faceva parte del cosiddetto «Sbarramento del Tonale» realizzato dagli austriaci prima dello scoppio della Grande Guerra. Il panorama che si vede dai bastioni fa ben capire perchè fu realizzato proprio qui, a dominare e controllare il fondovalle dove gli italiani avrebbero potuto sfondare le linee asburgiche. Alla destra del forte parte la traccia d'una stradina estiva lungo la quale si scende a zigzag nel bosco verso Sudest. Raggiunta una biforcazione si prende decisamente a destra e si passa al di sopra del piccolo Forte Mero adagiato in una radura. Si continua ancora in falsopiano verso Ovest sino a tornare all'ex-Ospizio e quindi rientrare al Passo del Tonale.

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