In Alta Valtellina dalle sorgenti dell’Adda a Valle Pila

di Andrea Ravarini
I laghi di Cancano sono alimentati dall’Adda che nasce non lontano
I laghi di Cancano sono alimentati dall’Adda che nasce non lontano
I laghi di Cancano sono alimentati dall’Adda che nasce non lontano
I laghi di Cancano sono alimentati dall’Adda che nasce non lontano

La scorsa settimana abbiamo raggiunto i 2.292 metri del Passo di Valle Alpisella, nel Parco Nazionale dello Stelvio. Ci troviamo a cavallo dello spartiacque principale delle Alpi: da un lato le acque che vanno a formare il Lago del Gallo e che da qui raggiungeranno il Danubio e il Mar Nero, dall'altro le acque che confluiscono nei Laghi di Cancano, raggiungeranno il Po e il Mar Adriatico. Dopo una breve deviazione verso Malga Alpisella, proseguiamo in discesa in direzione est costeggiando alcuni laghetti sino al punto in cui dalla sterrata principale si stacca sulla sinistra il segnavia 138.1, con cui raggiungiamo le sorgenti dell'Adda. Un piccolo tubo ci permette di riempire le borracce con l'acqua appena sgorgata: da qui il più lungo fiume che scorre interamente in Lombardia proseguirà per circa 300 km prima di sfociare nel Po. Il sentiero prosegue in discesa fino a raggiungere il Lago di San Giacomo, il più alto dei Laghi di Cancano, importanti bacini idroelettrici realizzati dalla AEM di Milano (ora A2A) per alimentare la centrale di Premadio. Incrociata la carrozzabile, una breve deviazione verso sinistra ci porterebbe a visitare la caratteristica chiesetta e i ruderi del villaggio degli operai impegnati per la costruzione delle dighe. Prendiamo invece a destra, proseguendo in piano per un paio di chilometri fino a quando, presso un ponte poco prima del Ristoro San Giacomo, imbocchiamo la strada silvopastorale Val Pettini-Trela (n. 130). Il percorso si tiene inizialmente sul fondo della valle per poi risalire lungo il versante orientale del monte Pettini. Lasciata alla nostra destra la Valle Lunga, la sterrata scende brevemente verso la Valle Corta e l'Agriturismo Malga Trela, dove è anche possibile pernottare: siamo in una splendida alpe con un ricco pascolo, dominata a sud dalle pareti rocciose di Cima Doscopa. Superata la malga risaliamo il pendio erboso per entrare in Val Trela e raggiungere i 2.302 metri (2.294 per il cartello segnaletico) dell'omonimo passo, punto più alto dell'escursione. Lungo le ripide pendici del monte Pettini e del monte Torraccia non è raro avvistare degli stambecchi, mentre ai fianchi della strada talvolta si lascia intravedere qualche volpe. Scollinato il passo, scendiamo in Valle Pila e, tenendo la destra a un paio di bivi, raggiungiamo la località Stefan da dove siamo partiti.

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