La difficile ferrata al Corno di Grevo:
fatica in due tappe, ristoro al Lissone

Il corno di Grevo
Il corno di Grevo
Il corno di Grevo
Il corno di Grevo

A richiesta di numerosi lettori descriviamo questa settimana la via ferrata al Corno di Grevo sulla cui vetta eravamo già stati per l'insolito e quasi sconosciuto itinerario della Bocchetta di Grevo (vedi Zaino in Spalla 505 su Bresciaoggi del 21 giugno 2007).
La salita per la via ferrata, impegnativa, percorre la granitica cresta nordovest. Punto d'appoggio il Rifugio Lissone dove, anche per l'ottima cucina, conviene pernottare per spezzare in due la salita. Punto di partenza la Malga Lincino, raggiungibile in auto da Saviore. Da lì il sentiero chiamato «Scale dell'Adamè» ci porta al rifugio Lissone. Si segue per un brevissimo tratto il sentiero numero 1,  l'Alta Via dell'Adamello, per abbandonarlo subito e salire a sinistra il largo canalone che scende dal Forcel Rosso. Giunti ad un poggio erboso si abbandona il sentiero principale (lo seguiremo al ritorno) e pieghiamo a sinistra.
Attraversato il canalone e giunti ad una bocchetta si trova, a circa 2300 metri di quota, l'inizio della via ferrata lungo la quale troveremo staffe e cavi metallici che rendono più agevole il percorso. Tenere presente che si tratta di una ferrata impegnativa ed è necessaria una certa esperienza di arrampicata; può essere utile una corda.
Dove parte la ferrata una galleria della Grande Guerra ci ricorda la stupidità dell'uomo che non sa imparare dai propri errori. Si sale su placche rotte per poi continuare sulla impegnativa cresta. Altre placche granitiche e si aggira a destra un evidente naso di roccia. Si sale per uno stretto e divertente camino al quale segue una aerea cengia da affrontare con attenzione. Salti rocciosi verticali e simpatiche traversate si susseguono mentre si ammira il fantastico mondo di montagne che ci circondano.
La vetta si avvicina e le difficoltà diminuiscono. Poche decine di metri sotto la vetta finiscono i cavi metallici; qualche minuto di facile arrampicata su roccette ed eccoci sulla vetta del Corno di Grevo. Dalla cima si ritorna alla fine dei cavi di salita e si prende a destra (cavo metallico) per scendere poi lungo camini, placche e roccette (brevi passaggi di II grado) e infine erba sino ad incontrare il sentiero proveniente dal rifugio Val di Fumo. Lo si segue a destra, si attraversa il vicino Forcel Rosso e, per il ripido canalone si torna al Rifugio Lissone ed alla Malga Lincino.Prossimo itinerario giovedì 4 novembre
ITINERARIO: Malga Lincino 1621m; rifugio Lissone 2017m (ore 1); Corno di Grevo 2869m (ore 5); Forcel Rosso 2601m (ore 5.40); Rifugio Lissone (ore 6.40); Malga Lincino (ore 7.20).
CARTE TOPOGRAFICHE: IGM in scala 1:25.000 fogli Monte Adamello e Monte Re di Castello; IGM in scala 1:50.000 foglio Monte Adamello
NOTIZIE UTILI. Dislivello: 1248 metri.  Difficoltà: Escursionisti Esperti con attrezzatura da ferrata. Segnavia: biancorosso. Il rifugio Lissone (tel. 0364/638296) dispone d'un elegante locale invernale sempre aperto con 12 posti letto ed è gestito dalla guida alpina Domenico Ferri.

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