Lago di Ledro, in mountain bike in un paesaggio fiabesco

di Fausto Camerini
Il lago di Ledro visto dalla stradina che sale da Locca
Il lago di Ledro visto dalla stradina che sale da Locca
Il lago di Ledro visto dalla stradina che sale da Locca
Il lago di Ledro visto dalla stradina che sale da Locca

Una bella pedalata in mountain bike attorno a un gioiello del Trentino: il Lago di Ledro. Una escursione che richiede un cero impegno fisico, ma non è certo proibitiva: basta essere un po' allenati. Si parte da Pieve di Ledro, dal parcheggio appena entrati in paese. Di fronte al parking c’è una pizzeria, a destra della quale si prende una stradina indicata dalla freccia dell'itinerario 729. Subito dopo, a destra c’è una stradina che, poco più su, è vietata alle auto. Ci si immette sulla provinciale che si segue a destra arrivando a Locca. Si prende a destra una stradina (freccia per B&B Annamaria) e subito ancora a destra per il pavè di via San Marco. Si esce dalle case e si prosegue su asfalto dominati dalle rocce del Monte Corno dall'altro lato della valle. Dopo una curva appaiono il Lago di Ledro e il Monte Carone. Finisce l'asfalto e si continua a mezzacosta su un piacevole sterrato nel bosco. Si superano una costruzione e un quadrivio andando diritti. A un successivo bivio senza indicazioni, a circa quota 830, si va a sinistra, sotto si vedono le case di Pieve di Ledro. Si arriva a un tornante dove si lasciano a destra un paio di sentieri che scendono a valle e si continua su un tratto più ripido: in alcuni tratti l'abbondante ghiaietto fa slittare le ruote. Davanti a noi le inconfondibili sagome del Nozzolo e del Monte Cadria si stagliano contro il cielo. Altro tornante e si riprende a correre a mezzacosta; qui appaiono il Monte Tremalzo e il Corno Spezzato, sotto i fantastici colori delle acque del Lago di Ledro donano tocchi fiabeschi al paesaggio. Dopo aver superato un punto panoramico con panchina si tocca, a quota 1.030, il punto più alto dell'escursione e si inizia a scendere veloci nell'ombra del bosco sulla stradina dove si alternano tratti cementati a tratti sterrati. Due provvidenziali cartelli con la dicitura «attenzione stanga», posti poco prima d'una sbarra spesso chiusa, invitano le persone sagge a rallentare. Superata la sbarra si continua la discesa arrivando alla località Alla Valle dove a sinistra sale una strada asfaltata verso Malga Dromaè. Noi continuiamo la discesa lungo le piacevoli curve della strada ora asfaltata e arriviamo alle case di Mezzolago. Appena dopo la chiesetta prendiamo a sinistra via Belvedere che, dopo un primo tratto, corre alta sulle acque del lago. La descrizione continua la prossima settimana.

Suggerimenti