Monte Capo Noli: splendidi panorami su mare e monti

di Fausto Camerini

Una breve escursione nel Finalese, nelle Alpi Liguri. Meta il Monte Capo Noli che, anche se la vera vetta non si può raggiungere (c'è un faro militare cintato), offre splendidi panorami sul mare e sulle montagne attorno. Punto di partenza è il paesino di Varigotti, uno dei borghi più belli della Liguria. Lungo la via Aurelia, arrivando da Finale Ligure, a Varigotti, appena prima d'una galleria si gira a sinistra e si parcheggia. Ci si incammina lungo la strada per San Lorenzo - dove il sabato e i festivi c'è divieto di accesso - per lasciarla più avanti e salire lungo un viottolo inizialmente gradinato (freccia per San Lorenzo) e il Sentiero del Pellegrino. Dopo pochi minuti si lascia a destra il sentiero che porta alla chiesetta di San Lorenzo e, al bivio immediatamente successivo si va a destra; si passa davanti a una serie di strani monumenti per poi continuare a salire circondati dalla vegetazione mediterranea e dal profumo del rosmarino. Sotto il mare manda sino a noi il rumore delle onde. Si cammina a tratti su rocce affioranti (niente di impegnativo); si supera il canale del Rio Bordella e un successivo altro canale. Si raggiunge un panoramico crinale; lo si risale raggiungendo un bivio dove lasciamo a sinistra un sentiero per l'altipiano delle Manie. Seguiamo a destra le segnalazioni del Sentiero Liguria per Luni e, a mezzacosta, raggiungiamo un altro crinale dove arriva da destra, un altro sentiero per l'altipiano delle Manie. Davanti a continua un sentiero che punta dove si erge, su un verticale sperone roccioso, il faro del Monte Capo Noli; prima di proseguire è consigliata una brevissima deviazione a destra dove un largo sentiero porta in un paio di minuto ad un panoramico dosso dove si vedono Varigotti, l'isola Gallinara, la Corsica tra le brume del Mar Tirreno. Il sentiero prosegue a mezzacosta superando l'ampia conca detta Malpasso. Tra la vegetazione spunta una vecchia costruzione abbandonata: è la Torre delle Streghe attorno alla quale le leggende e le fantasie si sprecano, mentre in realtà era una torre di avvistamento genovese eretta nel 1582. Dal sentiero principale un paio di sentieri portano all'antico rudere (consigliata la visita). In pochi minuti si rimonta ad una stradina che proviene anch'essa da Mania; seguendola a destra si arriva al cancello invalicabile del faro. A destra una vecchia postazione di un cannone offre un bel panorama.

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