zaino in spalla

Monte Redival, verso una vetta dal ricco panorama

Il Redival, «signore»  della valle, visto dal Monte Tonale Orientale
Il Redival, «signore» della valle, visto dal Monte Tonale Orientale
Il Redival, «signore»  della valle, visto dal Monte Tonale Orientale
Il Redival, «signore» della valle, visto dal Monte Tonale Orientale

Una massiccia montagna, il Monte Redival, al margine meridionale del gruppo dell'Ortles-Cevedale. Sfiora quota 3.000 con i suoi versanti di rocce dalla caratteristica colorazione rosso brunastra. Imponente nelle sue forme deve il suo nome attuale dalla trasformazione dell'antico Re di Valle, a simboleggiarne l'importanza. La si raggiunge con una lunga escursione senza particolari difficoltà tranne il tratto finale di ripide roccette da affrontare con attenzione. Dalla strada che sale dalla Val di Sole verso il Passo del Tonale, superato il Forte Strino, si parcheggia nei pressi di una stradina (segnalazioni del sentiero n. 137) tra i larici seguendo la quale si esce dal bosco e si raggiunge la Malga Strino, alla base del versante Est del Monte Tonale Orientale. Si continua su sentiero segnalato che risale con moderata pendenza la larga Val Strino. Più avanti, una volta infilati nella solitaria e selvaggia testata della valle dominata dall'Albiolo a sinistra e dal Redival a destra, con un tratto ripido si arriva alla conca che ospita i Laghetti di Strino, magiche pozze d'acqua disseminate in un deserto d'alta quota. Qui ci sono due possibilità: salire dal versante sud oppure dalla Bocchetta di Strino. Noi scegliamo la prima opzione riservandoci la Bocchetta per la discesa. Dai laghetti abbandoniamo il sentiero segnalato che sale alla Bocchetta e ci portiamo sulla destra del più orientale specchio d'acqua e per un pendio di sfasciumi raggiungiamo la base della cresta sud-sudovest del Monte Redival. Da lì, senza percorso obbligato iniziamo la salita lungo il ripido e faticoso pendio. Si sale tra erba, ghiaie e rocce affioranti sino a posare gli scarponi sulla panoramicissima vetta. Tutto attorno a noi ecco montagne e montagne, vallate e ghiacciai. Si riconoscono il vicino Corno dei Tre Signori e la Punta d'Albiolo. Poi la Punta San Matteo, il lontano gruppo del Bernina. Verso sud quella splendida e possente muraglia del versante settentrionale della Presanella e del gruppo dell'Adamello. Ed ancora ecco le Dolomiti di Brenta, il Monte Vioz. Si torna seguendo la cresta nordovest scendendo lungo roccette con passaggi abbastanza impegnativi (I grado) sino alla Bocchetta di Strino dove ritroviamo il sentiero 137. Si continua la discesa su un sentiero in parte detritico per poi piegare a Sud e raggiungere nuovamente i Laghetti di Strino da dove si torna al punto di partenza.

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