Rifugio Montanara,
al cospetto delle
Dolomiti

Il Rifugio Montanara
Il Rifugio Montanara
Il Rifugio Montanara
Il Rifugio Montanara

La migliore dote del Rifugio Montanara, circondato dai boschi delle montagne di Andalo (Trento), è il panorama. Da un poggio a poche decine di metri dall'edificio si ammira il versante orientale delle Dolomiti di Brenta dove una incredibile serie di guglie, torri, pinnacoli sembrano essersi messi tutti appositamente in fila, uno accanto all'altro, per farsi ammirare. Già bellissimo in estate, il panorama in inverno diventa superlativo. Nella stagione fredda si può arrivare al rifugio con una breve e facile ciaspolata adatta ai principianti, ma è anche possibile senza troppa fatica arrivarci tranquillamente senza ciaspole visto che si cammina su neve battuta dai gatti delle nevi. Punto di partenza è la località Valbiole. Da Andalo si seguono le indicazioni per Valle del Boile e Rifugi del Brenta. La strada è tenuta sgombra dalla neve sino ad un parcheggio oltre il quale le auto non possono ovviamente avventurarsi. Ci si incammina sulla larga ed evidente pista dove, più avanti, si lascia a sinistra la visibile Baita Pineta (torneremo da lì). Si cammina con pendenze mai eccessive e si sale piacevolmente circondati da rigogliosi pini. A circa quota 1425 troviamo un bivio: dalla neve emergono i segnali che indicano il Rifugio Montanara sia a destra (30 minuti) che a sinistra (25 minuti; tempi forse un po' esagerati). Più panoramico il percorso di destra dove dopo una curva appaiono Molveno, la Paganella e le Dolomiti Fassane. Si passa sotto la stazione di arrivo di una seggiovia e si arriva al Rifugio Montanara. Incredibili i contrasti tra il candore delle nevi e le rocce dalle tonalità rosate delle Dolomiti di Brenta che ci stanno di fronte tra cui si riconoscono la Cima Ghez, la Cima Sparaveri, il Monte Daino, la Brenta Alta, l'elegantissimo Campanile Basso, gli Sfulmini, la possente Cima Brenta, la Bocca di Tucket, la Cima Sella, la Cima Roma, la Cima Vallazza, il Croz dell'Altissimo. A cui si aggiungono sotto di noi il Lago di Molveno e, verso oriente, le dorsali della Paganella mentre sopra di noi si ergono contro il cielo le dorsali del Piz Galin. Si torna dallo stesso percorso di salita oppure, dall'arrivo della seggiovia, si scende a lato di una pista da sci sino all'Albergo del Brenta in località Pradel. Qui ci si tiene sulla sinistra imboccando una stradina innevata che, immersa nel bosco, ci riporta nei pressi della Baita Pineta e si torna al parcheggio di Valbiole.

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