Un panorama da fiaba sotto il Croz dell'Altissimo

L'anfiteatro della Val delle Seghe
L'anfiteatro della Val delle Seghe
L'anfiteatro della Val delle Seghe
L'anfiteatro della Val delle Seghe

La montagna ha una verticale e spettacolare verticale parete che piomba per 900 metri sulla sottostante Valle delle Seghe dove sorge il piccolo Rifugio Croz dell'Altissimo, lo stesso nome della montagna. Adagiato al limitare di una spettacolare conca circondata da alcune delle montagne più belle delle Dolomiti di Brenta, è meta di una facile, breve e divertente ciaspolata abbastanza al riparo dal pericolo di slavine. Una escursione, adatta anche a chi non ha troppa dimestichezza con le ciaspole, che propone panorami non facili da dimenticare. Dalla periferia di Molveno, verso Andalo, si prende a destra via Dolomiti mentre alla nostra sinistra, lassù, oltre i boschi, si affacciano le rocce dolomitiche del Monte Cresole; si cammina tra le case sino ad una sbarra dove si possono indossare le ciaspole. In caso di poca neve le ciaspole andranno portate sullo zaino anche per un primo tratto successivo. Si cammina alti sul torrente, che scorre rombante sotto di noi, e si arriva a Baita Ciclamino, poi ci si ritrova nel Parco Adamello-Brenta. Alla Baita Ciclamino si potrebbe arrivare pure da una stradine che, dal lago di Molveno, si infila nella Valle delle Seghe. Qui appare, improvvisa, magica, imponente, la parete sudovest del Croz dell'Altissimo che dona al paesaggio sublimi e selvagge note estetiche. Superiamo un ponticello e passiamo davanti alla baita che porta sulla facciata l'errata quota 950 metri. Dalla neve fanno capolino le frecce segnaletiche che ci dicono di lasciare a sinistra la stradina che sale a Malga Molveno. Continuiamo diritti sul fondovalle mentre alla testata appaiono una dopo l'altra la imponente Cima Brenta, l'intaglio della Bocca di Brenta, le ardite guglie della Cima Sella e della Cima Valli Perse, il turrito acroccoro della Cima Roma. Immersi in questi fantastici scenari continuiamo la salita con alcuni tratti ripidi ma brevi. Circondati dalla vegetazione avanziamo ora sull'una ora sull'altra sponda del torrente che superiamo con alcuni ponticelli e arriviamo in località Le Tabelle da dove a sinistra (frecce) parte il sentiero per il rifugio Croz della Selvata. Continuando ancora sul fondovalle il bosco di dirada e si spunta in una ampia conca alla sinistra della quale, dominato dalla parete del Croz dell'Altissimo, sorge il piccolo omonimo rifugio in inverno generalmente chiuso. Si torna sul medesimo itinerario

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