Val Casies, con le ciaspole in un incantevole paesaggio

Classico paesaggio invernale della Val Casies, tra fienili e pascoli innevati
Classico paesaggio invernale della Val Casies, tra fienili e pascoli innevati
Classico paesaggio invernale della Val Casies, tra fienili e pascoli innevati
Classico paesaggio invernale della Val Casies, tra fienili e pascoli innevati

Alla destra orografica della Val Pusteria si stacca una delle valli dell’Alto Adige che più ha mantenuto la sua genuinità: la Val Casies. Durante le stagioni calde l’attività prevalente resta l’agricoltura, d’inverno il turismo è meno legato allo sci da discesa rispetto alla maggior parte delle valli altoatesine, con il territorio vocato ad atri tipi di attività sulla neve: sci da fondo, sci alpinismo, slittino su pista naturale e ciaspolate. Lasciata la Val Pusteria poco prima di Monguelfo, entriamo in Val Casies e attraversiamo l’abitato di Tesido per salire sino al parcheggio nel bosco alle spalle del ristorante Mudlerhof, raggiungibile anche con il bus che parte dalla stazione ferroviaria di Monguelfo. Calzate le ciaspole, imbocchiamo in direzione ovest la forestale seguendo il segnavia 31. Superato il primo tornate, a sinistra si stacca un ripido sentiero nel bosco che, più in alto, raggiunge nuovamente la stradina: la si attraversa e si prosegue su sentiero con direzione nord est. Il bosco si fa sempre più rado e, seguendo la dorsale, raggiungiamo la prima vetta di giornata: il Monte Luta o Lutterkopf. Il panorama è grandioso: verso nord le severe Alpi Aurine e le Vedrette di Ries, a sud una selezione delle più belle cime dolomitiche, dalla Croda di Sesto sino al gruppo Puez-Odle. Dalla vetta continuiamo a seguire la dorsale, prima in discesa, poi risalendo un ampio dossone e di nuovo in discesa sino ad un colletto in una radura, da cui a destra si potrebbe raggiungere direttamente Malga Tesido. Proseguiamo invece in salita verso l’evidente sommità di fronte a noi, il Durakopf o Monte Salomone, cima che in italiano porta lo stesso toponimo della sorgente termale della sottostante Valle di Anterselva, i Bagni di Salomone. Dalla vetta si scende con attenzione in direzione ovest (segnavia 54A), sino ad un’ampia sella detta Klenkboden. Da qui, tenendosi verso il centro della valletta, a differenza del sentiero estivo che invece taglia il breve ma infido pendio alla nostra sinistra, scendiamo alla Malga Tesido di Fuori o Taistner Vorderalm. Non senza aver gustato i golosi buchteln, soffici palline dolci di pasta lievitata servite con crema alla vaniglia, rientriamo al parcheggio per la strada battuta (38A) o, meglio ancora, con una facile e divertente discesa in slittino lungo la pista naturale, accorciando i tempi di una buona mezzora.

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