Val di Funes, con le ciaspole verso il rifugio delle Odle

La chiesa di San Giovanni in Ranui con le Odle a fare da sfondo
La chiesa di San Giovanni in Ranui con le Odle a fare da sfondo
La chiesa di San Giovanni in Ranui con le Odle a fare da sfondo
La chiesa di San Giovanni in Ranui con le Odle a fare da sfondo

L’itinerario di oggi ci porta in Val di Funes, laterale della Valle Isarco, per una facile ciaspolata nel Parco Naturale Puez-Odle. Poco a nord di Chiusa imbocchiamo la valle, che prende il nome di Villnösstal in tedesco, e la percorriamo sino all’ultimo centro, Santa Magdalena. Oltre l’abitato, in un prato sorge isolata la chiesa di San Giovanni in Ranui con il caratteristico campanile a cipolla: lo scorcio pittoresco, con le Odle a fare da sfondo, è sicuramente uno dei soggetti più fotografati dell’arco alpino. Seguiamo la strada verso sinistra e dopo 5 chilometri raggiungiamo Malga Zannes, dove si lascia l’auto al parcheggio P1 (in alternativa un bus navetta serve l’intera valle). Il percorso si svolge su strade forestali e ampi sentieri che in inverno sono spesso battuti: calziamo le ciaspole solo se necessario e prendiamo in direzione sud est il segnavia 36 che sale verso Malga Glatsch (Glatschalm). Un comodo tracciato nel bosco ci porta sino alla radura dove sorge la malga: con direzione sud, risaliamo un dossone ai piedi delle verticali pareti delle Odle, fino ad incontrare il sentiero Adolf Munkel, dedicato al primo presidente del DAV (Deutscher AlpenVerein, il corrispettivo tedesco del CAI) di Dresda, che in questa zona ha aperto percorsi e realizzato i primi rifugi. Svoltiamo destra e proseguiamo sino al bivio, sempre sulla destra, con il segnavia 36A che ci porta sino alla meta, il Rifugio delle Odle o Geisleralm. Con una deviazione di 5 minuti su percorso non battuto si può raggiungere Malga Casnago, solitamente chiusa in inverno, per godere con un po’ più di tranquillità lo splendido panorama: davanti a noi le Odle (il cui nome in ladino significa aghi, a ricordare la forma aguzza delle cime della catena), con il Sass Rigais e la Furchetta a superare i 3000 metri; poi verso nord est il gruppo del Puez e in lontananza a nord ovest i ghiacciai e le cime che dividono Italia e Austria, tra cui Giogaia di Tessa, Similaun e Tribulaun. Per la discesa si supera la Geisleralm in direzione nord est (segnavia 34), perdendo velocemente quota con alcuni tornanti. Tralasciata la deviazione per la malga Dussler, proseguiamo in discesa sul fondo della valletta, superando un casino di caccia in una radura, sino al vicino bivio con il sentiero 33B con il quale ci portiamo sulla forestale proveniente da Ranui, che in leggera salita ci riconduce al punto di partenza.

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