Erbezzo

Festa del Monte Veronese Dop, vince il caseificio Giulia di Sant'Anna d'Alfaedo

di Lorenza Costantino
Erbezzo, la festa del Monte Veronese dop (Costantino)
Erbezzo, la festa del Monte Veronese dop (Costantino)
Festa del Monte Veronese dop (Costantino)

Un carosello di bambini vestiti da «piccoli malgari», artigiani abili nel lavorare il legno, il rame e la lana, musica della tradizione montanara. Al centro di tutto, la tonda forma del Monte Veronese, il formaggio tipico della Lessinia. A Erbezzo è andata in scena, oggi, l’edizione numero 31 dell’ormai storica Festa del Monte Veronese Dop, che porta in piazza i caseifici del territorio organizzati nel relativo Consorzio di tutela.

Una giornata per celebrare un prodotto di punta nel «paniere» delle delizie lessiniche, per ricordare chi ha speso la propria vita nel portare avanti questa tradizione – i malgari Angelo Campedelli di Malga Fittanze e Omero Campedelli di Malga Lessinia, entrambi scomparsi nell’arco dell’ultimo anno – e per immaginare il futuro di un mestiere, quello del formaggere di montagna, faticoso, difficile e «in via d’estinzione», come ammette il vice presidente del Consorzio di tutela, Giovanni Roncolato.

Il sindaco di Erbezzo, Lucio Campedelli, e il vice Alessio Leso fanno gli onori di casa, accogliendo sui gradoni del Municipio la «sfilata» dei politici, ai quali si chiede impegno per tutelare le produzioni di pregio dell’altopiano: dall’europarlamentare Paolo Borchia alla vice presidente della Regione Elisa De Berti, attorniati anche dai primi cittadini di gran parte della Lessinia, cui si unisce il sindaco di Verona, Damiano Tommasi, cresciuto in questi luoghi, e insignito dell’onorificenza di «Capo casaro».

Momento clou della Festa, la premiazione delle migliori forme, degustate dalla giuria dell’Onaf (Organizzazione nazionale assaggiatori di formaggio): al caseificio Gugole di San Giovanni Ilarione due medaglie, quella per il miglior Monte Veronese da latte intero fresco e da latte di malga (Presidio Slow Food), quest’ultimo premio ex aequo con il caseificio Gardoni di Roverè. Il miglior Monte Veronese mezzano (stagionatura di 4/6 mesi) è stato giudicato quello prodotto dal caseificio Giulia di Sant’Anna d’Alfaedo, mentre la Casara Roncolato di Roncà ha agguantato la targa per il più buono Monte Veronese vecchio (un anno di stagionatura). «Per produrre il nostro formaggio, lavoriamo tutti i giorni o quasi. È una vita difficile», Roncolato del Consorzio. «Dall’altra parte, però, c’è grande passione per questo lavoro, premiata da riconoscimenti e dal gradimento dei clienti».

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