ENOGASTRONOMIA

Guida Gambero Rosso: Miramonti L'Altro e Lido 84 ancora al top

di Claudio Andrizzi
Brescia si conferma al vertice nel panorama nazionale della ristorazione d'alta gamma. Numerose le new entry. Per le migliori trattorie, il più alto riconoscimento a La Madia di Brione
Lo chef Riccardo Camanini (Lido 84)
Lo chef Riccardo Camanini (Lido 84)
Lo chef Riccardo Camanini (Lido 84)
Lo chef Riccardo Camanini (Lido 84)

Brescia si conferma al vertice nel panorama nazionale della ristorazione d'alta gamma. Lo certifica la nuova guida “Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso 2023”, presentata  a Roma. 

Tre forchette per Miramonti L'Altro e Lido 84

La graduatoria bresciana del Gambero vede trionfare sul podio ancora una volta due insegne con il massimo riconoscimento delle Tre Forchette, entrambe confermate come l’anno scorso a 90 punti: da una parte Miramonti L’Altro a Concesio, ormai un simbolo del made in Bs gastronomico grazie all’ingegno di Philippe Leveillè, al vertice con Daniela e Mauro Piscini di questo simbolo vessillo del fine dining biancazzurro.

Dall’altra Lido 84, il locale cult di Gardone Riviera, regno dei fratelli Camanini, da poco per altro entrato nella top ten della The World’s 50 Best Restaurants 2022, con una scalata dal 15esimo all’ottavo posto e la conferma di miglior ristorante italiano in questa prestigiosissima graduatoria mondiale dei migliori ristoranti.

Due Forchette

Allargando la panoramica e scendendo in categoria Due Forchette, l’ipotetica terza posizione risulta occupata ancora una volta da Villa Feltrinelli a Gargnano con 88/100, mentre a quota 86 si conferma il Gambero di Calvisano: locale che dopo 140 anni di storia rimane un riferimento imprescindibile nel solco della rilettura creativa della tradizione bresciana sotto la guida sicura del patron Gino Gavazzi.

Tante però anche le novità: sul fronte new entry si registrano gli ingressi del neostellato Speranzina a Sirmione, del nuovo Gramen al Lefay di Gargnano (Premio Speciale per la miglior proposta vegetariana), numerose poi le tavole in forte crescita (da Casa Leali a Puegnago che arriva a quota 85 al Sedicesimo Secolo di Orzinuovi che arriva ad 84 fino al sorprendente Colmetto di Rodengo Saiano e a Castello Malvezzi di Brescia)

Tutte gardesane infine quelle promosse da Una a Due Forchette: Qb Duepuntozero a Salò, Balì a Gardone Riviera, Mos a Desenzano (con un balzo di ben 4 punti).

Una Forchetta

Il più alto numero di nuovi ingressi si trova però sotto la soglia degli 80 punti a Una Forchetta: tra gli altri segnaliamo la Dispensa Franciacorta ad Adro, Areadocks e Vivace a Brescia fino al nuovo Vivilo a Corte Franca (l’ex Barboglio de Gaioncelli nato dalla partnership tra lo chef Lorenzo Tagliabue con il maestro pasticcere Giovanni Cavalleri della pasticceria Roberto ad Erbusco), fino a Nadia a Iseo, nuovo “tempio” lacustre della “signora del mare”, all’ottima Osteria Felter alle Rose, storica insegna di Salò riaperta dallo chef Matteo Felter, fino al Duo di San Felice. Nuovo ingresso a quota 78 anche per il Laboratorio Lanzani di via Milano a Brescia, ultima creatura di Alessandro Lanzani, che per altro continua a godersi il trionfo in solitaria come miglior bistrot lombardo a Tre Cocotte con il suo locale storico, il Lanzani Bottega e Bistrot.

Per le le migliori trattorie il podio dei Tre Gamberi rimane monopolizzato dalla Madia a Brione e dalla Villetta di Palazzolo. Due i premi speciali: Innovazione in Cucina per Dina di Alberto Gipponi a Gussago e Miglior Proposta Vegetariana (pari merito con altri due locali) per il Gramen del Lefay a Gargnano. Claudio Andrizzi

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