La storia

Lo chef Matteo Sivero alla conquista della Russia: «Un'occasione unica»

di Alessandra Marconi
Matteo Sivero
Matteo Sivero
Matteo Sivero
Matteo Sivero

Lo Chef Matteo Sivero conquista la Russia con le eccellenze italiane! Nel 2014, è stato il più giovane executive Chef italiano a ricevere la Stella Michelin nel ristorante in centro a Verona, mantenuta fino al 2020. Le continue riconferme hanno creato curiosità intorno a lui. Sivero è stato selezionato per partecipare all’evento Megustro, in collaborazione con Guida Michelin, a San Pietroburgo insieme ad un altro top Chef, Floriano Pellegrino.

Nelle scorse settimane il veronese è volato in Russia, accompagnato dal fotografo Andrea Graziani, che ha documentato l’esperienza: “Il tema della challenge era il pesce. Ho studiato e ho deciso di portare due piatti chiave della cucina italiana: la parmigiana di melanzane ed il tiramisù rivisitandoli e rispettando il tema indicato” ha raccontato. Sapori, colori e profumi italiani in tavola, per stupire la giuria: “La parmigiana di mare era composta da un carpaccio di gamberi rossi di Mazara del Vallo, insieme ai pomodori San Marzano bruciati a fiamma, accompagnata con delle chips di melanzana Perlina croccante, un olio al basilico ghiacciato e una spuma di parmigiano”. Il secondo piatto è stato creato appositamente per l’evento, frutto della fantasia del venticinquenne che gioca con la creatività. “Il tiramisù è stato creato con filetti di rombo tagliati a rettangolo per ricordare la forma del savoiardo, messi a marinare prima con il caffè freddo, per ricordare il gusto del caffè, poi impanati con una pastella. Per dare croccantezza e leggerezza al piatto, nell’impasto dell’impanatura è stato utilizzato il Panko, un composto di pangrattato giapponese. Una volta fritti, i rettangoli di pesce al caffè ricordavano proprio il classico savoiardo. Per riprodurre la dolcezza del mascarpone ho utilizzato la spuma calda di patate e zafferano. Per creare il contrasto con il dolce della spuma calda, è stata utilizzata una polvere al nero di seppia. Vista la location, il piatto è stato rivisitato pensando all'Italia e alla Russia, terra della challenge. Ad impreziosire il tiramisù è stata posta una foglia d’oro e una perlina di caviale, in onore delle maestose chiese russe”.

La giuria è rimasta colpita dalle creazioni che hanno riassunto la tradizione enogastronomica del nostro paese. “È stata un’esperienza indimenticabile – ha concluso Sivero. – Un’occasione unica per confrontarmi e portare le tradizioni del nostro paese all’estero. I piatti raccontano l’infanzia e il mio vissuto: a differenza dei miei coetanei, fin da piccolo passavo ore e ore in cucina ad elaborare ed inventare. Sentivo che questa sarebbe stata la mia strada e con determinazione ho proseguito: nessun lavoro pesa se è fatto con passione. La curiosità è un continuo stimolo che mi ha sempre spinto a non arrendermi e addirittura mi ha portato in una terra lontana, che ama la nostra cucina. Questo viaggio mi ha regalato delle vibrazioni positive e dei sapori che presto proporrò anche a Verona. Cucinare per me è una forma d’arte e d’amore che va coltivata ogni giorno!”.

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