LA CLASSIFICA

Pasticceria Roberto, Sirani e Bedussi nell’Olimpo dei bar

di Claudio Andrizzi
Il Gambero Rosso non ha dubbi e conferma al vertice della graduatoria provinciale il «tridente»
Il Gambero Rosso non ha dubbi e conferma al vertice della graduatoria  provinciale un «tridente» bresciano
Il Gambero Rosso non ha dubbi e conferma al vertice della graduatoria provinciale un «tridente» bresciano
Il Gambero Rosso non ha dubbi e conferma al vertice della graduatoria  provinciale un «tridente» bresciano
Il Gambero Rosso non ha dubbi e conferma al vertice della graduatoria provinciale un «tridente» bresciano

Dalle golose colazioni del mattino alla pausa pranzo, dal gelato al tè delle cinque fino al sempre più centrale rito dell’aperitivo serale: quali sono i bar bresciani che riescono a garantire un livello qualitativo d’eccellenza assoluta in ognuno di questi cruciali momenti conviviali della giornata?

 

Il Gambero Rosso non ha dubbi e conferma al vertice della graduatoria provinciale un «tridente» ormai collaudato e consolidato, riducendo però contemporaneamente la pattuglia di due insegne: questo il risultato emerso da «Bar d’Italia 2023», presentata ieri al teatro Manzoni di Milano.

La guida del Gambero Rosso all'edizione numero 23

La 23esima edizione della ormai tradizionale guida cerca di raccontare quest’anno la «resistenza» in tempi di profonda crisi (energetica, ma non solo) di un autentico caposaldo della nostra socialità: per tornare a sottolineare che in oltre vent’anni di recensioni e valutazioni il bar comunemente inteso ha subito profonde mutazioni, di forma, sostanza, proposta.

A vincere in modo sempre più netto sono oggi i format «multifunzionali», capaci di alzare l’asticella dal caffè della mattina al pirlo della sera in un contesto di ospitalità a 360 gradi, che non può far rimpiangere quello dei vecchi bar di quartiere che hanno costituito per anni il rifugio preferito di intere generazioni.

Insomma, l’importante è sempre sentirsi accolti come a casa ma nel contesto di un’esperienza sempre più ricercata e sofisticata. Un po’ come accade anche nei più moderni locali di Brescia, che continua a primeggiare con un triplete di fuoriclasse composto da Bedussi a Brescia, Sirani a Bagnolo Mella e dalla Pasticceria Roberto da Erbusco: insegne che mantengono il massimo riconoscimento dei Tre Chicchi e Tre Tazzine nel novero di una ristrettissima élite nazionale composta da 45 indirizzi top, di cui ben 12 in Lombardia che rappresenta ancora la regione regina.

Confermata la "squadra" bresciana

Per Bedussi l’ulteriore soddisfazione di andare ad aggiungersi a Sirani come nuova entrata nella lista degli «Stellati» che hanno conquistato la massima valutazione per almeno dieci anni consecutivi.

Per il resto, il Gambero conferma sostanzialmente un po’ tutta la squadra dello scorso anno (c’è anche il maestro Massari con la pasticceria Veneto a 3 Tazzine e Due Chicchi): si notano, è vero, un paio di assenze significative come Dolce Reale a Montichiari e Cavalli a Quinzano D’Oglio, ma nello stesso tempo la città rafforza la sua posizione con la new entry del Cafè Gramsci a quota Due Chicchi-Due Tazzine.

Nuovi progetti per i bresciani top

Ovunque si ragiona sul bar del futuro, quello che ormai alla tazzina ha sostituito una vera e propria «coffee experience» e che a pranzo garantisce livelli da ristorante gourmet. Obbiettivi per i quali per altro si continua ad investire nonostante il momento complesso: come da Roberto ad Erbusco, dove è in cantiere un progetto per un avveniristico laboratorio di pasticceria realmente all’avanguardia oltre ad un ampliamento degli spazi a sedere. Mentre Nerio Beghi è ormai in procinto di lasciare la sontuosa «cascina» di Bagnolo per trasferire entro fine ottobre a Brescia la magia di Sirani. •.

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