Grazie Roberto per le parole e l’insegnamento

di Luigi Andoni

Egregio direttore, in questi giorni è venuto a mancare Roberto Cucchini, un compagno con il volto buono e serio, una bella persona, molto intelligente, di rara coerenza. Dopo circa 20 anni a tempo pieno come funzionario nella Cgil a Brescia, ritornò a lavorare in fabbrica, abbandonando la Cgil, perché non condivideva la posizione, avallata dal sindacato stesso, sui bombardamenti della Nato in Serbia. Pochissimi i casi di sindacalisti che siano rientrati a lavorare in fabbrica, che io conosca, per vari motivi. Grazie Roberto, per il bel libro (Le parole che restano) che hai scritto, sull'impegno di alcuni compagne e compagni della Camera del lavoro di Manerbio. Il tuo ricordo è sempre presente in noi della vecchia guardia, abituati a non seguire la corrente, ma a pensare con la nostra testa e a lottare per la nostra indipendenza intellettuale. Tu ci hai insegnato questo. Roberto era così. Luigi Andoni Manerbio

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