Non bisogna scordare il formai de tara

di Francesco Zanatta

Egregio direttore, a coloro che sollevano problemi per i bruchi e gli insetti nel piatto vorrei sommessamente ricordare che, nel passato, molti li hanno mangiati. Conosco un signore ultraottantenne, nato e vissuto a Venezia (è noto che la cucina veneta non prende lezione da nessuno): mi ha riferito che in gioventù mangiava come prelibatezza i «bruchi» prodotti dalla « degenerazione» di certi tipi di formaggio. Uno era lo storico «formai de tara». Francesco Zanatta

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