Un’altra chiesa per non essere investiti!

di Paolo Ortolani

Egregio direttore, è lodevole l’attenzione delle Amministrazioni della Valle del Garza di voler realizzare a breve percorsi interni che collegano i vari paesi favorendo gli spostamenti a piedi, in bicicletta o con monopattini, vale a dire una mobilità che non preveda emissioni inquinanti. È un incentivo a camminare, correre, spostarsi, godendo di percorsi che non siano coinvolti dal traffico che congestiona la valle. Quello che preoccupa invece è l’eccessivo volume di traffico che sopporta la strada del Caffaro: per raggiungere la città, pochi chilometri, da Nave o Caino in certe mattine, nell’orario fra le 7 e le 8 ci sono code di auto, camion,autobus, moto e ci vuole quasi mezzora! In estate invece uno dei pericoli più segnalati riguardante il fine settimana è rappresentato dall’incessante processione di moto che sfrecciano nei centri abitati, spesso a velocità folli, sapendo che c’è un solo punto in cui viene rilevato il limite! Ce lo conferma G. Paolo Magri, storico curatore della splendida Pieve della Mitria. «Molti fedeli che raggiungono in auto la Pieve sono spaventati dal traffico e dal pericolo rappresentato all’uscita del piazzale della chiesa per la scarsa visibilità che offre a quanti si accingono a immettersi sulla provinciale. Ci sono rischi eccessivi, specialmente per chi, anziano alla guida, si vede passare vicino bolidi a tutta velocità e pertanto preferiscono ascoltare la santa messa altrove». E mentre ci parla, al centro della vecchia contrada, sfrecciano auto che non rispettano affatto il limite previsto dei 50 chilometri... Cambiare chiesa per non essere investiti! Altro che mobilità green! Paolo Ortolani

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