Una procedura diventata un ostacolo

Egregio direttore, scrivo per presentare un problema che definirei semplicemente kafkiano, riguardante il mondo della disabilità non psichica. La legislazione repubblicana permette a coloro che sono impossibilitati a firmare utilizzando la penna, a causa della disabilità della quale sono affetti, di presentarsi da un notaio con dei testimoni, dove viene autenticata la propria firma dal notaio stesso mediante timbro. Da quel momento, il diversamente abile, può firmare i documenti utilizzando il timbro autenticato. Ora però, all’interno della Pubblica amministrazione è sorta la norma della dematerializzazione dei documenti. Dunque tutto è telematico; ad esempio nelle operazioni di Bancoposta, ma non solo in quelle, viene richiesta la firma digitale su Ipad, dunque non è possibile utilizzare il timbro sopra citato. Scrivo proprio per chiedere come fare a superare questo scoglio? Voi operatori dell’informazione, potete accendere i riflettori riguardo a questo problema? È vero che riguarda una minoranza dei cittadini, ma anche noi siamo parte integrante del popolo italiano. Nella speranza che tutto questo si risolva, mediante un atto legislativo ufficiale del legislatore nazionale. Francesco Zibardi Brescia

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