12 giugno

Elezioni e referendum: bresciani alle urne

Sono 11 i Comuni in provincia chiamati a rinnovare le giunte. Palazzolo, per la prima volta non ci sarà il ballottaggio. A Provaglio Valsabbia, il candidato unico sfida il quorum. «Fortemente raccomandato» l’uso delle mascherine

La campagna elettorale spegne le luci, domani seggi aperti negli undici Comuni chiamati ad eleggere sindaco e consiglio comunale; gli iscritti alle liste elettorali sono 75.251. Si voterà dalle 7 alle 23 con la raccomandazione di usare la mascherina, basterà quella chirurgica. Decisione presa solo mercoledì, perché un protocollo sanitario dell’11 maggio prescriveva invece l’obbligatorietà. Il protocollo sanitario, sottoscritto da ministero dell’Interno e ministero della salute, a parte la «virata» sull’obbligatorietà espressa in un addendum, riassume le regole alle quali ci si dovrà attenere anche in questa occasione. Quindi vietati gli assembramenti, percorsi ai seggi distinti per ingresso e uscita; dovranno essere messi a disposizione prodotti igienizzanti; invito a non presentarsi in caso di temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi e appunto «fortemente raccomandato» l’uso della mascherina chirurgica. Prudenza in particolare è raccomandata ai membri di seggio vista la lunga permanenza all’interno dei locali, loro sì con l’obbligo di indossare la mascherina: dovranno stare distanti l’uno dall’altro almeno un metro ed è consigliato l’uso dei guanti durante lo spoglio. Il resto lo faranno gli elettori che dovranno anche esprimersi riguardo ai cinque referendum sulla giustizia: in questo caso i bresciani con diritto di voto sono 934.503. La consultazione comunale coinvolge invece 75.251 elettori che nomineranno 11 nuovi sindaci e altrettanti consigli comunali; 41 le liste in campo, 28 i pretendenti alla fascia tricolore.

AMMINISTRATIVE

Per quattro Comuni con oltre 15mila abitanti, Desenzano, Palazzolo, Gussago e Darfo, si applica la norma che prevede il turno di ballottaggio, due settimane dopo, tra i due candidati sindaco più votati, nel caso nessuno al primo turno riuscisse a conquistare la metà più uno dei consensi. C’è tuttavia una eccezione stavolta: a Palazzolo, a contendersi la guida dell’amministrazione, saranno soltanto due candidati sindaco, di centrodestra e di centrosinistra, bipolarismo perfetto, tutto finito già al primo turno. Negli altri tre sono aperte entrambe le possibilità: vittoria al primo turno o piano B, ovvero il ballottaggio. Sette i Comuni sotto la soglia dei 15mila abitanti, Gottolengo, Acquafredda, Mura, Odolo, Provaglio Valsabbia, Bienno, Paspardo. La legge ricorda che nel caso di più candidati sindaco basta prendere un voto in più degli altri per essere eletto; stavolta si affrontano quasi ovunque due soli contendenti, nessun terzo incomodo, per cui non c’è molto da calcolare.

Fate attenzione di non accorgervi all’ultimo momento di aver esaurito gli spazi a disposizione sulla tessera elettorale: niente paura, potrete rimediare recandovi all’ufficio elettorale del Comune che resta aperto dalle 9 alle 18 nei due giorni precedenti il voto e anche domenica dalle 7 alle 23 in parallelo alla consultazione.  

REFERENDUM

Non solo amministrative. Domenica i bresciani saranno chiamati ad esprimere il proprio voto anche sulla parte referenderia che riguarda la giustizia: cinque i quesiti  - quello sulla responsabilità civile dei magistrati non è stato ammesso dalla Consulta -  scegliendo quale ritirare e quale lasciare. Nel Bresciano gli aventi diritto al voto sono 934.503 e trattandosi di un referendum abrogativo per la sua validità sarà necessario che risponda alla chiamata la metà più uno degli elettori quindi la maggioranza assoluta.  I cittadini sono chiamati ad  esprimersi sulla legge Severino, le misure cautelari, la separazione delle carriere e le valutazioni dei magistrati, e le candidature per il Csm. Questi ultimi tre oggetto anche della riforma Cartabia (il 15 giugno all'esame del Senato), ma non per questo secondo i promotori meno utili.    

 

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