VERONAFIERE

Chiude la 115ma edizione di Fieragricola: 520 espositori e 68mila operatori da 80 nazioni

Fieragricola, il piazzale della rassegna
Fieragricola, il piazzale della rassegna
Fieragricola, il piazzale della rassegna
Fieragricola, il piazzale della rassegna

Con oltre 520 espositori il mondo agricolo è ripartito da Verona: a Veronafiere chiude oggi la 115ª edizione di Fieragricola, la rassegna internazionale biennale dedicata all’agricoltura, posticipata da gennaio a marzo a causa della pandemia, che ha registrato 68mila operatori professionali da 80 nazioni. Un format trasversale, specializzato, che in questa edizione ha riservato un focus al digital farming e alle agroenergie. A Verona sono arrivate delegazioni di top buyer stranieri da 29 Paesi grazie alle iniziative di Veronafiere e Ice Agenzia, con il finanziamento Maeci e la collaborazione di Federunacoma. Gli operatori esteri provengono per il 72% dall’Europa, il 12% dall’Africa, l’11% dall’Asia e il 5% dall’America.

 

«Abbiamo visto la prima edizione della Fieragricola del futuro», commenta Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, «una rassegna riprogettata, rivitalizzata, aggiornata nei contenuti e inserita sui grandi temi del dibattito agricolo europeo. Il risultato della qualificata presenza di operatori è dovuto a un’attenta politica di incoming, grazie alla quale sono approdati a Veronafiere quasi 70mila buyer e operatori professionali interessati a investire in nuove tecnologie. Altro dato interessante è la presenza internazionale da molte aree target, come Europa ed Est Europa, Nordafrica con Marocco, Tunisia e Algeria, India e Turchia e Centro Sudamerica, dove operiamo già con le nostre controllate. Una fiera che si conferma orientata al business e di soddisfazione per gli espositori, anche grazie al format sempre più ricco di contenuti innovativi. Un progetto di Fieragricola che ora riparte con grande slancio».

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