I RETROSCENA. I dati delle centraline meteo dell’aeroporto militare di Ghedi e dei Comuni aiuteranno a ricostruire la mappa dei potenziali ricettacoli

Altre aziende della Bassa finiscono sotto la lente

di Valerio Morabito

Valerio Morabito La diagnosi sulle cause dell’epidemia formulata dalle autorità sanitarie è accolta con cautela dagli amministratori della Bassa orientale, il territorio flagellato dalla polmonite batterica. Il nodo più delicato dell’emergenza non è stato ancora sciolto: la legionella - diagnosticata solo in 42 casi - è la causa di tutte le 405 infezioni di polmonite? E in caso negativo, l’epidemia potrebbe essere provocata da batteri diversi? I sindaci al momento si atterranno alla disposizioni delle autorità sanitarie firmando ordinanze urgenze per la sanificazione delle torri di raffreddamento. Il primo cittadino di Calvisano Giampaolo Turini rimarca che ancora «mancano i dati di un'azienda. Dunque occorre attendere qualche giorno per capire cosa è successo. Per fortuna che abbiamo fatto investimento su una stazione meteo allestita a Calvisano che potrebbe fornire indicazioni chiave». Gli esperti non escludono che una torre di raffreddamento possa aver contaminato le altre. Per questo sarà cruciale comprendere in che direzione soffiava il vento a fine agosto, quando è iniziata l’epidemia. Saranno determinanti i dati forniti dal servizio meteo dell’aerobase di Ghedi. «Anche noi forniremo ad Ats dati storici della centralina – spiega Turini - per capire in base alle direzione dei venti cosa è accaduto». E se il vettore di questa epidemia potrebbe essere stata l'aria e le fonti le torri di raffreddamento, c'è da mettere in evidenza che a fine agosto, secondo i dati meteo della centralina dell’Ate 43 di Montichiari, «è emerso che il vento è arrivato principalmente da nord-est in direzione sud-ovest. Ovvero da Desenzano verso Isorella. Solo il giorno 24 agosto c’è stata un netta inversione da Isorella verso Desenzano», osserva il capogruppo della Lega Montichiari Marco Togni. Le torri di raffreddamento risultate positive alla legionella si trovano alla Cartiera del Chiese di Montichiari, alle Acciaierie di Calvisano e alla Gkn Wheels di Carpenedolo. I test sull’acqua della rete e sui pozzi privati sono stati negativi: compresi quelli nella zona dell’abitazione di Mezzane della 69enne Guglielmina Castelletti che dunque sarebbe stata infettata dal batterio della legionella diffuso dalle torri di raffreddamento. Da stabilire invece se la polmonite costata la la vita a un 85enne di Carpenedolo e un 68enne di Roè Volciano sia stata causata dalla legionella. Nel frattempo restano gravi le condizioni di un 29enne di Roè Volciano, di un 43 di Remedello, di un 57enne di Carpenedolo e un 56enne di Remedello. Tutti, ricoverati tra Monza, Pavia e Milano, sono in prognosi riservata. •

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