IL PREMIO

Assini corre più forte della sfortuna

di Michele Laffranchi
Nato nel 2002, è cresciuto nelle giovanili del Brescia «La scelta del Vobarno di non riprendere mi agevola nel recupero: sicuro che tornerò più forte di prima»
Lorenzo Assini, classe 2002, in azione con gli allievi del Ciliverghe con i quali, nel 2019, ha conquistato il Trofeo Bresciaoggi: ora è al Vobarno, in Eccellenza
Lorenzo Assini, classe 2002, in azione con gli allievi del Ciliverghe con i quali, nel 2019, ha conquistato il Trofeo Bresciaoggi: ora è al Vobarno, in Eccellenza
Lorenzo Assini, classe 2002, in azione con gli allievi del Ciliverghe con i quali, nel 2019, ha conquistato il Trofeo Bresciaoggi: ora è al Vobarno, in Eccellenza
Lorenzo Assini, classe 2002, in azione con gli allievi del Ciliverghe con i quali, nel 2019, ha conquistato il Trofeo Bresciaoggi: ora è al Vobarno, in Eccellenza

L’«Asso» nella manica nella corsa al titolo di Next Generation: Lorenzo Assini, terzino di propulsione classe 2002, è uno abituato alle sfide. L’ultima, poco prima dell’interruzione della stagione d’Eccellenza nell’ottobre scorso: durante un allenamento con il Vobarno s’è infatti infortunato al crociato, dando prematuramente l’addio alla cruciale annata dell’esordio in prima squadra. L’incidente non gli ha precluso d’essere inserito con merito nella lista dei giovani del Pallone d’Oro di Bresciaoggi: le sue sgroppate sulla corsia mancina sono già proverbiali e hanno convinto Ivan Guerra, tecnico del Vobarno, a lanciarlo fra i grandi. Fiducia ripagata nelle prime uscite, con l’esordio in Coppa Italia. Fino al serio infortunio, che ha rovinato sul nascere la prima stagione in Eccellenza. «La scelta del Vobarno, che ha deciso di non riprendere il campionato, in un certo senso mi dà serenità – spiega ottimista Assini –: sono concentrato appieno nel recupero, voglio fare le cose con calma per tornare al meglio delle possibilità l’anno prossimo». Nel corso della sua giovane carriera Assini s’è trovato di fronte già a diversi banchi di prova, superati con intelligenza e forza di volontà: «Dalla terza elementare ho cominciato a giocare nel settore giovanile del Brescia – racconta il classe 2002 –: dopo qualche anno sono stato però scartato perché ritenuto non pronto fisicamente. Un bello smacco». Da una bocciatura che avrebbe potuto svilirlo, Assini ha trovato invece la forza per riappassionarsi al pallone: Castenedolo la tappa d’avvio della sua seconda vita calcistica. Poi Cazzagobornato e Ciliverghe, dove ha trovato spazio prima negli Allievi e poi con la Juniores di Stefano Tagliani: «Ho tentato di rimettermi in gioco subito, senza badare al passato e con la voglia di ricominciare da zero - sottolinea fiero -: devo ringraziare Diego Scarsi, che mi ha portato a Cazzagobornato. E poi Tagliani, che a Ciliverghe m’ha reinventato terzino: inizialmente giocavo infatti in mezzo al campo, ma per una questione anche legata alle quote l'allenatore mi ha provato sulla fascia. E da lì non mi sono più mosso». Con il settore giovanile dei gialloblù le soddisfazioni maggiori: «Prima dell’interruzione del 2019-20 con la Juniores nazionale del Cili stavamo compiendo un percorso con i fiocchi – ricorda Assini –. Eravamo vicini alla zona play-off. Ma l’esperienza migliore l’ho vissuta l’anno precedente: con gli Allievi ho trionfato nel Trofeo Bresciaoggi 2019. In finale abbiamo sconfitto il Real Leno per 4-1: credo di aver giocato una delle mie migliori partite di sempre». Una crescita eccellente, quella del terzino, che l’ha portato nei radar del Vobarno di Ivan Guerra, lungimirante nel lanciarlo tra i grandi: «Guerra m’ha insegnato davvero tanto nelle settimane in prima squadra – spiega riconoscente –: soprattutto a livello tattico stavo migliorando molto prima di farmi male». Mesi duri, quelli lontani dal pallone: «Al di là della partita, manca tutto – conclude nostalgico Assini –: lo spogliatoio, i compagni e le altre persone che ruotano attorno alla società. L’assenza più forte si sente a livello umano. La riabilitazione però non potrebbe andare meglio: con calma, sono sicuro che saprò tornare ai miei livelli». Prima di tornare a percorrere la fascia, c’è da vivere il sogno della Next Generation: il viaggio verso la vittoria si prospetta lungo, ma il fiato non è mai stato un problema per lo spumeggiante Assini. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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