Addio a Simone, luce
d’amore nel buio della
terribile malattia

di Massimiliano Magli Valerio Morabito
Simone Ferrari aveva 30 anniLa festa organizzata l’estate scorsa nella piazza di Roccafranca
Simone Ferrari aveva 30 anniLa festa organizzata l’estate scorsa nella piazza di Roccafranca
Simone Ferrari aveva 30 anniLa festa organizzata l’estate scorsa nella piazza di Roccafranca
Simone Ferrari aveva 30 anniLa festa organizzata l’estate scorsa nella piazza di Roccafranca

Massimiliano Magli Valerio Morabito La sua tenace battaglia contro una malattia mortale parlava il lessico della vita. Ed era diventata la battaglia di centinaia di persone che attraverso i social sostenevano Simone Ferrari. Ma tanto affetto non è bastato ad evitare un tragico e ineluttabile epilogo. Simone, originario di Trenzano, è morto ieri a soli trent’anni a Roccafranca, il paese d’origine della moglie Giusy Capelluto. Con lei lascia i figli Maurizio di 8 anni, e Melissa di tre. Proprio l’amore della sua famiglia era diventata la terapia più dolce per Simone, una dose di coraggio che lo aiutava ad affrontare la strettoia di cure pesantissime. UN ANNO FA IN UNA PIAZZA Europa affollata di amici, la moglie aveva organizzato una festa per ribadire che il marito non era solo nella sua Via Crucis. I palloncini a forma di cuore, la musica, le parole toccanti. Poche settimane prima il sindaco Marco Franzelli aveva celebrato il matrimonio della coppia: «Era stato un momento emozionante – racconta – perché aveva chiuso la storia magica di una bellissima famiglia, forte e unita. Avevo visto Simone di recente e sembrava che il male gli avesse dato una tregua. Domani alle 10 parteciperò ai funerali per esprimere la vicinanza della comunità a una famiglia piegata dal dolore». IL RITO SARÀ CELEBRATO dal parroco don Sergio Fappani. «I numeri dei presenti – spiega – sono prescritti dalla legge, ma siamo riusciti ad avere il permesso per l’organista che accompagnerà le esequie. Come comunità stiamo affrontando giorni terribili: il pozzo del dolore sembra non avere fine, e mai come in questi giorni ho potuto vedere il profondo senso di comunità del paese». Il flash mob del 31 luglio resterà scolpito nel cuore di tutti. «Il cielo in una stanza» di Salmo come colonna sonora alla dichiarazione d’amore pubblica di Giusy per Simone. E in queste ore le testimonianze di dolore e affetto si moltiplicano sui social: dal gruppo di softair di Verolanuova ai bikers di Montirone, passando per gli amici di Montichiari conosciuti quando Simone lavorava come foodtruker, tutti hanno reso omaggio al 33enne. «Sei stato grande. Anche quando non avevi più le forze, mi hai preso la mano dolcemente, me l’hai stretta e me l’hai baciata. So che è stato il tuo ultimo saluto, un tuo segno di ringraziamento per esserti stato sempre accanto. Ma sono io che devo ringraziarti, perché mi hai mostrato come dovrebbe essere ogni essere umano», è il post di Manuele. «Sei stato un grande guerriero fino alla fine. Ora sei una stella in cielo», è il pensiero della cognata Cinzia Piras. «Bastava una chiamata e si partiva. Sei stata l'unica persona al mondo che mi faceva mollare tutto per andare a fare un "qualcosa", una partita di softair, oppure a conquistare il mondo o qualsiasi altra cosa», ricorda Salvatore Matera. •

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