Addio al quartier generale della sicurezza

di Simona Duci
Tramonta  a Corte Franca il  quartier generale della sicurezza
Tramonta a Corte Franca il quartier generale della sicurezza
Tramonta  a Corte Franca il  quartier generale della sicurezza
Tramonta a Corte Franca il quartier generale della sicurezza

L’opera sembrava dietro l’angolo. Era stata presentata a giugno in occasione della visita del prefetto Attilio Visconti e, secondo il cronoprogramma, avrebbe dovuto vedere la luce la prossima primavera. Invece il quartier generale dell’emergenza di Corte Franca esce definitivamente dai radar. L’INTERVENTO SOSTENUTO dal commissario prefettizio che ha traghettato il Comune verso le elezioni amministrative non si farà. «Eravamo contrari all’opera fin dall’inizio», ribadisce il neosindaco Anna Becchetti che con la revoca degli atti preliminari alla realizzazione della struttura, mantiene le promesse fatte in campagna elettorale. L’inutilità del polo dell’emergenza e della sicurezza era stata in verità rimarcata con accenti e sfumature diverse da tutti i candidati alla poltrona di primo cittadino. Nel mirino era finito soprattutto il costo stimato in un milione di euro, risorse in parte reperite con gli avanzi di amministrazione che secondo gli aspiranti sindaci avrebbero potuto e dovuto essere investite su altri fronti. Nella seduta del Consiglio comunale dell’altra sera è stato revocato l’iter del progetto. «In realtà fin dal nostro insediamento era stato bloccato tutto – conferma il vicesindaco Lorenzo Olivero –. È statosaldato il progettista per il lavoro già svolto, sullo studio di fattibilità. Ora è stata formalizzata l’interruzione del progetto». Il nuovo edificio - in prefabbricati in legno - avrebbe dovuto ospitare il comando della Polizia locale e la sede Protezione civile. Per l’opera erano stati accantonati 520 mila euro, che sono stati quindi svincolati, e «verranno reinvestiti, in altri interventi più utili per il territorio», annuncia il vicesindaco. Entro marzo dell’anno prossimo con il piano delle opere l’esecutivo deciderà come investire le risorse. NON SONO MAI STATA provata la necessità di un intervento del genere - ha spiegato in aula da Lorenzo Olivero -. Gli spazi della Protezione civile e quelli della Polizia locale sono adeguati. Inoltre il nuovo edificio, avrebbe dovuto essere costruito secondo il progetto in un’area verde a rischio idrologico che vorremmo che tornasse ad essere un’area di salvaguardia». Il passo successivo «sarà varare una variante urbanistica per introdurre il divieto di edificazione dell’area, che in ogni caso essendo di proprietà comunale verrà tutelata», ha concluso il vicesindaco di Corte Franca. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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