Ai Trivellini c’è una palude di liquami nei campi

di V.MOR.
Una «palude» di liquami
Una «palude» di liquami
Una «palude» di liquami
Una «palude» di liquami

Lo spandimento dei liquami nei campi non ha come effetto collaterale «solo» l’inquinamento delle falde freatiche. Anche i cittadini ne fanno spesso le spese. Come - nelle ultime ore - quelli residenti in via Sacca, ai Trivellini di Montichiari. Da queste parti, negli ultimi giorni hanno dovuto fare i conti proprio con qualche problema correlato allo scarico di reflui zootecnici sui campi. Dal punto di vista legale l’operazione in sé è regolare in quanto in questo periodo l’attività è consentita dalla normativa. Però bisognerebbe capire in che modo è stata svolta. I liquami sono stati interrati entro un tempo specificato, come previsto dalla disciplina sullo spandimento? A giudicare dagli odori sopportati dai residenti, forse non è andata così. Lo pensano appunto alcuni cittadini, i quali si sono rivolti alle forze dell’ordine chiedendo di fare luce sull’accaduto: sotto accusa soprattutto la distribuzione dello scorso fine settimana. «Sappiamo bene che in questo periodo dell’anno può effettuarsi lo spandimento - affermano in via Sacca -, ma ci sono norme che vanno rispettate; come quella di interrare i materiali in un tempo ben preciso in modo da non creare fenomeni di impaludamento che causano evidenti disagi olfattivi». A GIUDICARE dalle fotografie distribuite l’impaludamento c’è stato eccome; e non è l’unico problema segnalato in via Sacca. Perché l’intenso via vai di mezzi agricoli carichi di reflui destinati alla terra ha anche sporcato a fondo l’asfalto della viabilità locale; asfalto che non è stato ripulito dopo la conclusione dell’operazione.

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