Alta tensione per l’ordigno abbandonato nel bancomat

di Simona Duci
L’intervento dei carabinieri del nucleo antisabotaggio di Milano che  hanno brillare l’ordigno
L’intervento dei carabinieri del nucleo antisabotaggio di Milano che hanno brillare l’ordigno
L’intervento dei carabinieri del nucleo antisabotaggio di Milano che  hanno brillare l’ordigno
L’intervento dei carabinieri del nucleo antisabotaggio di Milano che hanno brillare l’ordigno

Messi in fuga dall’arrivo dei carabinieri hanno abbandonato l’ordigno piazzato per far saltare in aria il bancomat. L’assalto fallito avrebbe potuto provocare un’esplosione incontrollata, ma l’intervento degli artificieri dell’Arma ha permesso di evitare il peggio. Nel mirino della banda degli Atm era finita la filiale di Verolavecchia della BccBrescia, banca di credito cooperativo. Posto all’interno della palazzina di via Giuseppe Verdi, lo sportello automatico doveva essere scardinato per mezzo di una carica esplosiva che l’avrebbe dovusto squarciare per consentire di razziare le banconote. A tradire il commando i colpi di martello inferti sulla nicchia del bancomat per piazzare la carica. «Erano le due quando ho sentito dei rumori al pianterreno - racconta un inquilino palazzina – ho capito che qualcosa non andava è ho chiamato il 112». Quando i ladri hanno sentito alzarsi le tapparelle e aprirsi le finestre del condominio hanno deciso di rinunciare al colpo fuggendo a bordo di un furgone parcheggiato a pochi metri dalla banca. Per questione di secondi, il mezzo della banda non ha incrociato le pattuglie dei carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Verolanuova e quella della stazione di Quinzano. I militari si sono subito resi conto della presenza della carica di esplosivo posta nella bocchetta di erogazione dei contanti: l’innesco era ancora inserito. «I carabinieri alle 4.30 mi hanno chiamata e mi sono spaventata – racconta il sindaco di Verolavecchia Laura Alghisi –. Quando ti chiamano ad un orario del genere si pensa subito al peggio. Fortunatamente arrivata sul posto ho potuto appurare che tutti i condomini della palazzina stavano bene». Si tratta di un palazzo che è sede non solo del credito ma anche del Municipio al primo piano e di diversi appartamenti. «C’è stata in ogni caso una certa tensione - ammette Laura Alghisi -. Io sono rimasta a disposizione sul posto in caso fosse stato necessario l'evacuazione dei condomini per attivare le procedure di emergenza, che fortunatamente non sono servite». Per la messa in sicurezza in men che non si dica sono arrivati anche i carabinieri artificieri antisabotaggio di Milano e i Vigili del fuoco volontari di Verolanuova. Le squadre hanno fatto in modo che si procedesse nella massima sicurezza. Le manovre sono proseguite fino alle 8 del mattino. L’ordigno una volta poi disinserito dal bancomat è stato fatto brillare in una cava di zona. «Devo ringraziare le forze dell’ordine e i vigili del fuoco per il lavoro svolto – rimarca il sindaco -che hanno evitato situazioni di pericolo. Permettendo inoltre ai condomini di rimanere in casa e di far riaprire la banca già di prima mattina». Ora al setaccio ci sono le centinaia di immagini della videosorveglianza interna, ed esterna dei varchi. L’indagine affidata ai carabinieri potrebbe presto riservare una svolta.•.

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