Amianto di via Ontini Il proprietario chiede dove è stato smaltito

Il fabbricato  di via Ontini prima della demolizione
Il fabbricato di via Ontini prima della demolizione
Il fabbricato  di via Ontini prima della demolizione
Il fabbricato di via Ontini prima della demolizione

«Dove sono finite le lastre in cemento/amianto che coprivano parte del rustico demolito in via Ontini?». A porre con insistenza questa domanda al sindaco di Orzivecchi, Gialuigi Sturla, ma anche a Santino Olini, presidente della commissione comunale Agricoltura, Ecologia e Ambiente, è Giovanni Trevani, l’ex proprietario dell’immobile abbattuto e componente della commissione Ambiente. Un anno fa, in luglio, Trevaini ha venduto uno stabile di sua proprietà che si affacciava su via Ontini, nel centro storico del paese. La via prende il nome da Giacomo Ontini, che nel 1755-56 ospitò nella sua casa il pittore comasco Carlo Innocenzo Carloni impegnato nell’affresco delle volte della parrocchiale. Il complesso ceduto da Trevaini, a poche decine di metri da quella che fu la casa di Ontini, era costituito da vecchie abitazioni, piccole stalle, fienili e pollai: la parte rustica delle proprietà che ancora oggi si affacciano sulla antica via Laus Pompeia, l’attuale sp 235 Brescia Orzinuovi, nelle quali fino agli anni ’90 erano aperti il bar del centro al paese e il negozio del barbiere. Il vecchio edificio è stato poi raso al suolo per far posto a una nuova costruzione, e «alcune parti dello stabile e in particolare i pollai erano ricoperti con lastre contenenti amianto - informa l’ex proprietario -, ma sembra impossibile riuscire a capire dove e come sono state smaltite. Il presidente della commissione mi dice di rivolgermi all’Ufficio tecnico, o al sindaco - continua Trevaini -. Io ho posto la domanda al sindaco Sturla, ma finora non ho avuto risposta». Quando un’impresa deve smaltire materiali in amianto deve chiedere al Comune l’autorizzazione a eseguire l’opera indicando la ditta incaricata per lo smaltimento, e a fine lavori deve fornire la documentazione dell’avvenuta collocazione in un sito autorizzato. Il timore è che le lastre siano finite lungo una stradina di campagna, o sulla sponda di qualche fosso. Abbiamo chiesto al sindaco se avesse notizie in proposito: «Io non ho informazioni in merito - ha risposto Sturla -. La competenza è dell’Ufficio tecnico». R.C.

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