IL CASO

Assalto degli hackers al convegno sull’autismo

di Valerio Morabito
Frasi e disegni osceni sono comparsi sui pc di insegnanti e genitori L'irruzione informatica al webinar denunciata alla Polizia locale
Gli hackers non hanno risparmiato neppure la rete di associazioni della Bassa che si occupano di disabili
Gli hackers non hanno risparmiato neppure la rete di associazioni della Bassa che si occupano di disabili
Gli hackers non hanno risparmiato neppure la rete di associazioni della Bassa che si occupano di disabili
Gli hackers non hanno risparmiato neppure la rete di associazioni della Bassa che si occupano di disabili

Non solo gli uffici della Loggia e gli archivi digitali delle scuole della città. L’offensiva degli hackers non risparmia neppure la rete di associazioni che si prodiga per il benessere dei disabili. Nel corso di un evento on-line dedicato alle famiglie con figli autistici promosso dal network di gruppi di autoaiuto della Bassa, sullo schermo dei partecipanti sono cominciate ad apparire frasi oscene e disegni pornografici. Il convegno in remoto è stato immediatamente sospeso, ma gli hacker hanno impedito l’uscita dalla connessione di molti partecipanti, una platea formata per lo più da genitori e insegnanti di Carpenedolo, Calvisano, Montichiari e Calcinato. Per alcuni minuti sono continuate a scorrere parole irripetibili che hanno scandalizzato la platea di persone entrate nel meet. L’evento era stato organizzato in occasione della giornata mondiale della consapevolezza dell’Autismo con il patrocinio di Autisminsieme, Fobap onlus, Congrega della Carità apostolica, Fondazione Dominque Franchi, Anffas Brescia e Associazione di promozione sociale. L’incontro virtuale aveva come primo obiettivo mettere a confronto le esperienze dei genitori con figli disabili e offrire attraverso docenti ed educatori esperti le risposte ai quesiti dei partecipanti. Un’iniziativa già promossa negli anni scorsi in presenza. Quest’anno alla luce dell’emergenza pandemia, l’appuntamento era diventato on line. L’episodio di hackeraggio è stato naturalmente denunciato alla Polizia postale che sta cercando di risalire al codice identificativo del pc degli hacker, anche se sembra assodato che i pirati informatici abbiano agito in forma parassitaria insinuandosi nel collegamento di uno degli ospiti del meet. «Abbiamo interpellato anche i gestori della piattaforma on-line per cercare di capire la genesi dell’intrusione che ha messo tutti in grande imbarazzo», si legge in una nota inviata da Autisminsieme a tutti i partecipanti del webinar. L’iniziativa sarà riproposta a breve termine, ma sullo sfondo resta la consapevolezza della fragilità di un sistema informatico bresciano che in questi giorni sembra essere sotto assedio dopo gli assalti ai sistemi informatici del Comune di Brescia e di alcune scuole. «Al netto dell’amarezza e dello sconcerto per quanto accaduto desideriamo ringraziare i maestri dell'Associazione Free che con tanta generosità anche quest'anno hanno sposato la nostra buona causa. Siamo dispiaciuti per i bambini e per le famiglie - spiegano gli organizzatori in un post social -. Abbiamo perso tutti insieme un'occasione di festa e di solidarietà». •.

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