Atomiche al bando Ritorna il presidio della base di Ghedi

L’aerobase  di Ghedi al centro di un presidio contro gli ordigni nucleari
L’aerobase di Ghedi al centro di un presidio contro gli ordigni nucleari
L’aerobase  di Ghedi al centro di un presidio contro gli ordigni nucleari
L’aerobase di Ghedi al centro di un presidio contro gli ordigni nucleari

Ci sarà anche Ghedi, domenica, ad allungare la catena di manifestazioni di denuncia e riflessione organizzate per la «Giornata internazionale per l’eliminazione totale delle armi nucleari»: un nuovo evento lanciato per chiedere un disarmo globale e permanente. L’appuntamento bresciano, al via alle 10, sarà rappresentato da un presidio davanti alla base militare (all’ingresso da via Castenedolo) a sostegno della campagna «Italia, ripensaci» avviata dalla Rete italiana per il disarmo e da «Senzatomica» per sensibilizzare e richiamare il nostro Paese «alla necessità urgente di adottare uno strumento giuridicamente vincolante per la messa al bando e lo smantellamento delle armi nucleari». La manifestazione ghedese è promossa da Rete italiana pace e disarmo, Acli provinciali di Brescia, Coordinamento provinciale degli enti locali per la pace e la cooperazione internazionale, Casa della pace di Parma, Missione oggi, Movimento non violento, Opal, Pax Christi, da socie e soci di Banca etica e da Fridays for future. «Gli Stati Uniti dispiegano in Europa circa 150 testate distribuite tra Italia, Germania, Paesi Bassi, Belgio e Turchia - ricordano i promotori - e circa 20 testate sono dispiegate in ognuna delle basi». Per saperne di più, Camilla Bianchi, 339 6244724, e Mauro Scaroni, 335 7614196. •. M.Mon.

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