il processo

Uccise la compagna davanti ai figli, Lupi condannato a 24 anni

Ventiquattro  anni di carcere per omicidio volontario.  E’ questa la condanna inflitta dalla corte d’Assise presieduta da Roberto Spanò a Gianluca Lupi, il 42enne che l’8 maggio 2020 uccise a Milzano la moglie Zsuzsanna Mailat, 39 anni, da cui aveva avuto tre figli. Il pubblico ministero aveva chiesto l'ergastolo ma non è stata riconosciuta l'aggravante dei futili motivi.  Il femminicidio era avvenuto in casa e la figlia maggiore della coppia, oggi quindicenne e affidata con gli altri due fratelli a tre diverse famiglie, era corsa fuori di casa e sporca di sangue aveva lanciato l’allarme. In quel momento, stava passando Massimo Giustiziero, il sindaco del piccolo centro della Bassa. Il primo cittadino, ascoltato il racconto della ragazzina, si era diretto verso l’abitazione e quando aveva suonato alla porta si era trovato davanti Lupi. «Ho ammazzato la Susy - gli aveva detto Lupi fumandosi una sigaretta - non so cosa mi sia scattato in testa». Nell’udienza dello scorso 24 settembre il consulente della difesa Giuseppe Rossi aveva parlato di «corto circuito» dell’imputato dovuto alla paura di perdere i bambini, alla gelosia e al lockdown, valutandolo incapace di volere al momento del fatto. 

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