Avvelenamenti di fine estate Liquami a spasso nel Littorio

di Milena Moneta
I liquami finiti nel vaso Littorio a causa di un’azienda di Leno
I liquami finiti nel vaso Littorio a causa di un’azienda di Leno
I liquami finiti nel vaso Littorio a causa di un’azienda di Leno
I liquami finiti nel vaso Littorio a causa di un’azienda di Leno

Sarebbe il guasto di un impianto per la produzione di biogas di una azienda agricola di Leno (causato forse da una leggerezza gestionale) a causare un grave scarico di liquami che ha inquinato il vaso Littorio, un importante corso d’acqua di Milzanello che nasce dalla seriola Frezule e finisce nella Santa Giovanna. Il guaio si è verificato nei giorni scorsi all’alba: poco prima delle 6, una telefonata ha raggiunto il vicesindaco e assessore all’Ecologia Rossella De Pietro per informarla delle chiazze nere e maleodoranti sulla superficie dell’acqua. «Si trattava chiaramente di uno scarico di liquami, scuro, denso e con un odore sgradevole che non lasciava spazio a dubbi», comferma il sindaco Cristina Tedaldi. IL COMUNE ha fatto subito intervenire la polizia locale coordinata dal comandante Nicola Caraffini, e gli agenti hanno presto individuato l’impianto colpevole in un’azienda agricola della zona: la magistratura ha ricevuto una segnalazione sul titolare, finito al centro un procedimento penale per inquinamento. «L’origine dello scarico? «È probabile ci siano stati problemi di stoccaggio dei reflui che hanno provocato la tracimazione - spiega Caraffini -, ma resta da capire quale siano le ragioni del cattivo funzionamento dell’impianto, di che tipo di guasto si tratti, perché non siano scattate le misure di sicurezza e perché non ci siano state le dovute segnalazioni». Per fortuna pare che non ci siano state conseguenze serie sulla fauna acquatica; che non si siano verificate le morie di pesci che accompagnano spesso i casi di inquinamento. Ma anche se nel frattempo le acque sono tornate limpide, saranno le indagini in corso a stabilire eventuali danni all’ambiente e a prescrivere possibili bonifiche a carico dell’azienda colpevole. «Purtroppo nonostante l’attenzione per la salvaguardia del territorio, la promozione dell’educazione ambientale e la sensibilizzazione verso la tutela dell’ambiente ci troviamo ancora a fare i conti con problemi di inquinamento anche pesanti - aggiunge il sindaco Tedaldi -. Ci auguriamo che almeno l’ultimo episodio si debba imputare a un guasto non evitabile, e che non segnali invece incuria o disattenzione o indifferenza rispetto alla natura. Resta il fatto che bisogna sempre tener alta la guardia per salvaguardare un patrimonio di tutti». •

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