Avvocato spiata
e perseguitata
dall’ex fidanzato

di Paolo Cittadini
L’avvocato di Orzinuovi veniva spiata ossessivamente dall’ex
L’avvocato di Orzinuovi veniva spiata ossessivamente dall’ex
L’avvocato di Orzinuovi veniva spiata ossessivamente dall’ex
L’avvocato di Orzinuovi veniva spiata ossessivamente dall’ex

Lei è un avvocato bresciano di 44 anni, lui un kosovaro di tre anni più giovane che lavora nel settore dell’edilizia. Una storia d’amore come tante, ma naufragata per la gelosia dell’uomo che dopo la fine della relazione sentimentale ha reso impossibile la vita alla professionista. Per mesi l’ha seguita per strada, attesa davanti allo studio, tempestata di messaggi, chiamate, scenate di gelosia arrivando anche ad alzarle le mani addosso. La donna più volte ha denunciato questa situazione, ma questo non ha fermato l’uomo che è andato avanti a tormentarla.


UN CRESCENDO di atteggiamenti intimidatori e violenti che hanno costretto la 44enne a cambiare molte delle sue abitudini di vita. Tutto inutile. Il kosovaro, incapace di accettare la fine della relazione ha continuato a pedinare la ex e renderle la vita impossibile. L’ultima volta che la donna ha avuto a che fare con l’ex è accaduto ad Orzinuovi alla fine di maggio e questa volta l’aggressione è costata l’arresto per il 41enne kosovaro. Per lui, in sede di convalida, la procura aveva chiesto la misura della custodia cautelare in carcere, per il gip poteva invece bastare il divieto di avvicinamento (deve stare ad almeno 300 metri di distanza) alla donna e ai luoghi che la 44enne frequenta insieme alla madre e al nuovo fidanzato, pure lui affrontato dall’ex accecato dalla gelosia.


STALKING, lesioni e tentata estorsione i reati inizialmente contestati al 41enne. La professionista ha infatti raccontato che l’uomo avrebbe preteso da lei del denaro. «Sosteneva che dovessi pagargli i lavori che aveva eseguito nel mio studio - ha raccontato la donna agli inquirenti - Ma a lui ho ampiamente saldato quella cifra». Le indagini, avviate subito dopo la denuncia della donna, hanno portato gli inquirenti a scoprire che il 41enne avrebbe installato sul telefono cellulare della donna una applicazione che gli avrebbe consentito di entrare nella vita della ex controllandole tra le altre cose le mail e i messaggi in entrate e uscita.


PER QUESTO la procura di Brescia ha disposto una serie di accertamenti per verificare l’attività di spionaggio posta in essere dal 41enne nei confronti della professionista bresciana e potergli così contestare il reato di interferenza illecita nella vita privata. Si dovrebbe trattare dell’ultima atto di indagine. Nei prossimi giorni, una volta studiata la consulenza depositata nelle scorse ore, dalla procura dovrebbe partire l’avviso di chiusura indagine. A quel punto il 41enne potrà decidere di farsi sentire dal magistrato titolare dell’inchiesta prima che a quel punto deciderà se chiedere il rinvio a giudizio o archiviare.


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