Aziende e nomadi, convivenza ad alta tensione

di Valerio Morabito
L’insediamento dei nomadi nell’area industriale di Berlingo sta diventando un problema per le imprese La minacciosa  scritta apparsa sul muro di un’azienda
L’insediamento dei nomadi nell’area industriale di Berlingo sta diventando un problema per le imprese La minacciosa scritta apparsa sul muro di un’azienda
L’insediamento dei nomadi nell’area industriale di Berlingo sta diventando un problema per le imprese La minacciosa  scritta apparsa sul muro di un’azienda
L’insediamento dei nomadi nell’area industriale di Berlingo sta diventando un problema per le imprese La minacciosa scritta apparsa sul muro di un’azienda

«Non abbiamo prove e non puntiamo il dito contro nessuno, ma alla luce di quanto è accaduto negli ultimi mesi è legittimo avere dei sospetti e temere per le nostre aziende». A parlare è uno dei venti titolari di piccole imprese della zona industriale di Berlingo, che commenta le scritte intimidatorie apparse in questi ultimi giorni sui muri di due capannoni. Il messaggio è chiaro: «Ti sparo, occhio». L’episodio è stato denunciato ai carabinieri, ai quali si chiede di indagare se la minaccia murale è legata alle ripetute tensioni nate tra gli imprenditori e i nomadi Rom che a più riprese hanno occupato abusivamente con caravan e roulotte il parcheggio dell’area industriale. I titolari delle aziende dell’area non sono stati a guardare, e al termine di una riunione hanno chiesto aiuto alle istituzioni locali e alle forze dell’ordine perché si metta fine a una situazione che definiscono di degrado. «Uscendo un giorno con la mia automobile dall’azienda ho trovato l’ingresso ostruito da sedie e tavolini piazzati dai nomadi - prosegue il nostro interlocutore -, e visto che c’era anche il rischio di investire i bambini che giocano nella via ho detto loro che dovevano andare via da questa zona». Ne è nata una discussione, e la mattina seguente l’imprenditore ha trovato la scritta sul muro della ditta. ALLA LUCE delle minacce, i titolari dei capannoni stanno pensando di installare una rete di telecamere di videosorveglianza che in quest’area non esiste. Intanto ricordano che «da quasi un anno siamo ostaggio degli accampamenti abusivi che intralciano anche la movimentazione delle merci. Qualche mese fa c’erano circa 35 roulotte in via Industriale. Poi siamo riusciti a far posizionare delle barriere new Jersey e si sono spostati. Adesso però si sono sistemati in via Campagna, dove c’è l’ingresso delle aziende». Attualmente sono 20 i camper parcheggiati in un’area in cui è vietata la sosta, e se alcuni dipendenti delle imprese si sono trovati le auto danneggiate, resta aperto anche il problema della sicurezza dei bambini che giocano nei parcheggi mentre i camion vanno e vengono rischiando di investirli. Una convivenza difficile: per evitare danni non pochi operai e impiegati parcheggiano lontano dalle vie Campagna e Industriale per poi raggiungere a piedi il posto di lavoro. Nel farlo incrociano anche l’immondizia abbandonata. Infine c’è la segnalazione del titolare di una fabbrica di vernici che ha scoperto un gruppo di nomadi nel deposito dei solventi infiammabili: «Sono entrati mettendo a rischio la loro incolumità. Perchè qui non viene tutelata la sicurezza?». •

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