Pugno duro doveva essere e pugno duro è stato. La protesta dei baristi e dei ristoratori contro la chiusura imposta dalle misure anti-contagio è stata soppressa a colpi di multe. Tra Bassa e Franciacorta sono 6 i gestori sanzionati per aver tenuto aperti i locali in occasione dell’iniziativa promossa da #ioapro. Nella Bassa sono cinque locali, tra bar e ristoranti, che hanno deciso di accogliere i loro clienti nonostante le attuali norme anti-contagio del Governo impongano per queste realtà commerciali soltanto il servizio d’asporto. Finiti nei controlli rafforzati per l’occasione pagheranno la disobbedienza con 5 giorni di chiusura forzata quando sarà finito il lockdown. Stessa sanzione per due bar di Pavone Mella. A effettuare l’intervento sono stati i carabinieri della Compagnia di Verolanuova, i quali hanno multato i due gestori con la sanzione da 280 euro e multato 12 clienti che sono stati trovati complessivamente in entrambi i bar a consumare colazioni e aperitivi. Sigilli anche a un caffè e bistrot di Isorella, in via Valotti, dove i carabinieri hanno scoperto sette clienti seduti ai tavoli mentre stavano pranzando. I militari li hanno multati con sanzioni da 280 euro a testa. Stessa multa per il titolare e in più il locale è stato chiuso per cinque giorni. Ma la disobbedienza civile è arrivata anche in un bar di Acquafredda, in via della Repubblica, dove i carabinieri della stazione di Carpenedolo hanno sanzionato due clienti che stavano consumando all’interno. Anche in questo caso il titolare è stato multato con 280 euro di verbale. E SEMPRE I CARABINIERI hanno chiuso un bar di via dell’Industria a Erbusco per cinque giorni e sanzionato cinque clienti (con multe da 280 euro a testa) i quali nel tardo pomeriggio di venerdì stavano consumando all’interno del locale. Infine a Montichiari gli unici a protestare, con striscioni e manichini impiccati fuori dai locali, sono stati due bar e un ristorante di piazza Santa Maria.