l'indagine

Bedizzole, oltre 2 tonnellate di marijuana sequestrate a un agricoltore

Scoperto un vero e proprio laboratorio per la lavorazione della droga, con macchinari e strumenti sofisticati.
La Guardia di Finanza durante il sequestro
La Guardia di Finanza durante il sequestro
Le foto del sequestro

Oltre due tonnellate di marijuana sono state sequestrate  dalla Guardia di Finanza di Brescia nell’ambito di un’articolata indagine di polizia giudiziaria coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Brescia. La sostanza era stata coltivata in alcuni terreni di Bedizzole da parte di un’azienda agricola riconducibile ad un agricoltore di origini italiane ed era stata poi trattata e custodita sia presso la sua abitazione che all’interno di tre capannoni nella sua disponibilità. Si tratterebbe, scrive l'Ansa, di un'azienda che dovrebbe vendere canapa legalizzata ma che coltivava marijuana con valori di Thc oltre al limite come confermato dalle analisi disposte dal pubblico ministero di Brescia Alessio Bernardi.

Scoperto un vero e proprio laboratorio

Sottoposti a sequestro anche diversi macchinari necessari per la lavorazione della sostanza stupefacente quali trituratori, centrifughe, essiccatori e sublimatori, nonché attrezzatura necessaria per il confezionamento del prodotto finito. È stato, in particolare, scoperto un vero e proprio laboratorio di lavorazione della droga, costituito da macchinari e strumenti sofisticati, utilizzati inequivocabilmente da soggetti esperti nel campo chimico-botanico.  

Coltivazione favorita dalle condizioni climatiche

L’intervento deli militari della Guardia di Finanza di Brescia ha consentito di interrompere la lavorazione e l’immissione in commercio di sostanze particolarmente dannose per la salute, quali la marijuana, giunta all’esito di un processo di maturazione favorito anche dalle eccezionali condizioni climatiche di quest’anno.

Denunciato l'agricoltore

L’attività delle Fiamme Gialle si è conclusa con la denuncia dell'agricoltore,  ritenuto responsabile della detenzione, ai fini della successiva commercializzazione, della sostanza stupefacente.

Il risultato dell'operazione si inserisce in un più ampio dispositivo di controllo economico del territorio della provincia di Brescia, finalizzato a prevenire e contrastare i traffici illeciti connotati da maggiore pericolosità sociale, primo fra tutti quello delle sostanze stupefacenti, testimoniando la costante azione che la Guardia di Finanza ripone a tutela della legalità e della salute e della sicurezza dei cittadini.

I provvedimenti adottati nei confronti dei soggetti coinvolti - sottolineano le Fiamme Gialle in un comunicato stampa - sono stati assunti sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare, pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la loro presunzione di innocenza.

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