«Caccia» alle bombe inesplose Esplorazioni magnetiche al via

di Valerio Morabito
Uno degli angoli di viale Rimembranze in cui sono affiorate le bombeLe squadre di bonifica ordigni esplosivi in azione a Castenedolo
Uno degli angoli di viale Rimembranze in cui sono affiorate le bombeLe squadre di bonifica ordigni esplosivi in azione a Castenedolo
Uno degli angoli di viale Rimembranze in cui sono affiorate le bombeLe squadre di bonifica ordigni esplosivi in azione a Castenedolo
Uno degli angoli di viale Rimembranze in cui sono affiorate le bombeLe squadre di bonifica ordigni esplosivi in azione a Castenedolo

[FIRMA]Che viale della Rimembranza a Castenedolo sia una sorta di cimitero di ordigni non è certo una sorpresa. Documenti storici attestano che durante la Seconda guerra mondiale la zona ospitava il quartier generale dell’esercito tedesco con annesso bunker utilizzato per stoccare le munizioni, compresi proiettili per obici. Non a caso l’amministrazione civica ha disposto delle ricognizioni periodiche affidate a società specializzate per individuare bombe inesplose e prevenire i pericoli. Ma di fronte alla serie di ritrovamenti di residuati bellici l’esecutivo guidato dal sindaco Pierluigi Bianchini ha deciso di attuare una bonifica incisiva e definitiva. Il primo step e un’indagine magnetometrica preventiva finalizzata alla valutazione del rischio bellico in vista della manutenzione straordinaria di una porzione dell’ex materna Riccardo Pisa. Il sondaggio sarà funzionale all’installazione di un serbatoio di approvvigionamento dell’impianto antincendio e per la realizzazione di due travi di fondazione necessarie per la realizzazione di una piccola scala in acciaio. Il tutto legato alle operazioni di restyling della scuola dismessa. L’ultimo reperto bellico era riaffiorato a febbraio di quest’anno. In quel caso si trattava di una bomba a mano, fatta brillare dagli artificieri del Decimo Genio Guastatori dell’esercito di Cremona dopo che era stata accuratamente messa in sicurezza l’intera zona intorno. A novembre 2019 erano stati neutralizzati quattro proiettili di artiglieria leggera: il primo fabbricato in Italia era stato disinnescato sul posto e gli altri tre in uso all’esercito tedesco erano stati fatti esplodere in sicurezza in una cava. Nel 2019 era stata effettuata un’altra bonifica bellica di tre ordigni. E circa dieci anni fa era affiorato e fatto brillare un proiettile di obice ancora potenzialmente in grado di esplodere. L’indagine magnetometrica consente di rilevare variazioni o anomalie magnetiche e individuare accumuli di metalli sospetti. Una volta indagati eventuali ordigni è possibile indagare più nel dettaglio anche con altri strumenti geofisici come ground penetrating radar, resistività elettrica e tomografia elettrica. Una serie di tecnologie che rendono molto rapide le operazioni di ispezione sotterra nea. [CROSSHEAD]LA BASSA è particolarmente esposta al rischio di reperti bellici. A febbraio di quest’anno era stato trovato nella vicina Montichiari (al confine con il territorio di Carpenedolo) un proiettile lungo circa un metro e dal peso di 16 chilogrammi di un cannone Sr (senza rinculo) statunitense e risalente agli anni ‘50.[END_1]© RIPRODUZIONE RISERVATA

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