Caccia alle lepri lungo la pista

di V.MOR.
Lepri sulla pista di atterraggio: il «D’Annunzio» ora   corre ai ripari
Lepri sulla pista di atterraggio: il «D’Annunzio» ora corre ai ripari
Lepri sulla pista di atterraggio: il «D’Annunzio» ora   corre ai ripari
Lepri sulla pista di atterraggio: il «D’Annunzio» ora corre ai ripari

Un’insolita battuta di caccia ha avuto ieri come teatro la pista dell’aeroporto «D’Annunzio» di Montichiari. Lo scalo è rimasto chiuso dalle 7 alle 14 per consentire alle squadre di una società specializzata di bonificare lo spazio di atterraggio e decollo dalle colonie di lepri di una specie importata dall’Est per consentire gare venatorie che ha praticamente colonizzato la Bassa. Nessun animale è stato abbattuto: il piano prevedeva l’allontanamento delle lepri in modo da ridurre il rischio di interferenze con l’attività aeronautica al suolo. Come avviene periodicamente anche negli scali vicini, come ad esempio quello di Bergamo, il personale addetto all’operazione e le guardie venatorie hanno organizzato una battuta nell’area erbosa dell’aeroporto. Sono state sistemate delle reti in alcuni punti della pista per catturare gli animali. Le lepri verranno ricollocate in altri habitat idonei. L’operazione era necessaria per allineare l’aeroporto alle normative europee Easa riguardo l’attività di prevenzione di possibili impatti con animali selvatici. L’obiettivo era allontanarli dalle zone interessate dal movimento degli aerei. Gli scali devono affrontare problematiche al suolo, ma anche nel cielo. Emblematica a questo proposito la battaglia per allontanare gli stormi di volatili dalle rotte. L’attività del «D’Annunzio» è stata sospesa fino al tardo pomeriggio. Un disagio limitato considerato che durante la fascia oraria interessata dalla battuta di caccia, la lunga pista è utilizzata soltanto da aerei privati o al massimo dall’imponente Boeing del magnate russo Igor Makarov. Mentre i cargo fanno partire i loro voli in serata. •

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