C'era tutta Cadignano oggi, alle 15, per l'ultimo abbraccio a Roberto Andrini, il motociclista 46enne vittima mercoledì, a 46 anni, di un tragico incidente stradale sulla strada che da Verolanuova porta a Cignano. Già mezz'ora prima dell'inizio della cerimonia funebre gli abitanti del borgo, circa un migliaio, e i tanti che in questi anni hanno lasciato Cadignano per trasferirsi nel capoluogo Verolanuova, o nei comuni vicini, avevano gremito la chiesa parrocchiale dei Santi Nazaro e Celso, recitando il rosario, o attendevano sul sagrato in religioso silenzio. Altri hanno accompagnato il feretro in corteo dalla casa dei genitori in via P. M. Kolbe, dove la salma era stata composta, fino alla chiesa.
“La morte lascia sempre una cicatrice che rimane impressa nel cuore dei familiari, specialmente se un giovane muore in un incidente stradale – ha detto nell'omelia il parroco don Lucio Sala -. È una tragedia che segna i familiari, ma lascia traccia nell'intera comunità e la presenza di tante persone dice che tutti siamo stati colpiti da questa morte”.
Tutta la comunità ha voluto essere vicina alla figlia 15enne Marta, a papà Fausto e mamma Maria. Una famiglia conosciutissima e stimata nella frazione. Il papà è l'ultimo di una dinastia di mugnai, la mamma è sorella di padre Giuseppe Scaratti, missionario di cui tutti vanno orgogliosi a Cadignano. Anche Roberto era benvoluto da tutti.