Casa della musica, il progetto al capolinea

di Valerio Morabito
L’ingresso della ex biblioteca: si riapre la partita riconversioneLa banda di Montichiari «Carlo Inico» resterà nella sede ai  Boschetti
L’ingresso della ex biblioteca: si riapre la partita riconversioneLa banda di Montichiari «Carlo Inico» resterà nella sede ai Boschetti
L’ingresso della ex biblioteca: si riapre la partita riconversioneLa banda di Montichiari «Carlo Inico» resterà nella sede ai  Boschetti
L’ingresso della ex biblioteca: si riapre la partita riconversioneLa banda di Montichiari «Carlo Inico» resterà nella sede ai Boschetti

Casa della Musica, addio. Il Comune ha deciso di rinunciare al progetto di riconversione del palazzo dell’ex biblioteca. Il cambio di rotta è stato messo nero su bianco dalla delibera che ha rinnovato per sei anni il contratto di locazione con la Gardasee srl dei fratelli Aldo e Mario Nicoli per l’immobile località Boschetti che ospita l’associazione musicale Carlo Inico. Il canone è stato fissato in 18 mila 600 euro annui, 2 mila euro in meno rispetto al precedente contratto. «LE RISORSE risparmiate saranno messe a disposizione della banda sotto forma di un contributo aggiuntivo», conferma il sindaco Marco Togni. La conferma fino al 2025 della sede dell’associazione Carlo Inico, allontana l’operazione Casa della Musica. Un progetto promosso dalla passata Amministrazione civica che aveva incassato consensi, ma anche alimentato polemiche. I più critici erano stati i residenti nel centro storico che avevano promosso una raccolta di firme contro l’iniziativa paventando disagi legati alla viabilità e alla carenza congenita di parcheggi che, a quanto pare, non sono stati risolti dall’investimento di 297 mila euro per sistemare piazza Teatro. Nella Casa della Musica si sarebbero dovuti investire 870 mila euro, 750 mila finanziati direttamente dagli oneri che i gestori delle discariche devono versare nelle casse comunali. UNA SPESA considerata insostenibile dall’attuale esecutivo anche alla luce della delicata situazione finanziaria del Comune e del clima di austerità diffusa degli enti locali. «Stiamo valutando come sospendere la riconversione nell’ex edificio della biblioteca, in modo da poter risparmiare questa cifra e destinarla alle vere emergenze che caratterizzano Montichiari - afferma Marco Togni -. Fin quando resterò sindaco questo progetto non verrà mai realizzato nell’edificio dell’ex biblioteca». Del resto era uno degli obiettivi del programma elettorale del centrodestra alle ultime elezioni amministrative, quello di stoppare i lavori nel palazzo del centro storico e magari provare a destinare la cifra ad altri interventi considerati dall’esecutivo più urgenti. •

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