Chiese sorvegliato speciale per evitare nuove epidemie

di V.MOR.

Gli occhi del Comune di Montichiari sul fiume Chiese. In attesa di incontrare il prefetto di Brescia Attilio Visconti, che sembra intenzionato ad aprire un tavolo con i sindaci della zona rossa in cui più di un anno fa si è scatenata una epidemia di polmonite e legionella, il primo cittadino di Montichiari, Marco Togni, ha chiesto ai componenti della Protezione civile di controllare da vicino le criticità del Chiese nel tratto che attraversa la città della Bassa. «Negli ultimi giorni ho invitato la Protezione civile di Montichiari – conferma Togni – ad effettuare una perlustrazione lungo l'asta del fiume che transita nel nostro territorio». In sostanza la Protezione civile si è impegnata a compilare una relazione dettagliata, con tanto di fotografie, dove sono state messe in evidenza le criticità che caratterizzano il Chiese a Montichiari. Nello specifico sono finite sotto la lente le zone in cui il livello minimo vitale del fiume si è già abbassato in maniera considerevole, come all'altezza del ponte di Borgosotto. Oppure sono state segnalate le zone più delicate per quanto concerne l'abbandono di rifiuti, come l’area delle «Rovine», in cui negli ultimi anni è avvenuto un abbandono incontrollato di sacchi contenenti detersivi industriali. L'obiettivo è quello di fare prevenzione nei punti più delicati per evitare ondate epidemiche che quasi un anno fa hanno provocato morti e ammalati. «Nell'attesa di capire quali saranno le indicazioni del prefetto – conclude Togni - abbiamo deciso di muoverci per tutelare l'equilibrio del Chiese e la salute dei nostri cittadini». •

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