Cinema al palo: cambio in corsa del progetto

di Flavio Marcolini
Il cantiere del nuovo cinema teatro Marconi di CalcinatoLa storica struttura è stata demolita nel maggio scorso
Il cantiere del nuovo cinema teatro Marconi di CalcinatoLa storica struttura è stata demolita nel maggio scorso
Il cantiere del nuovo cinema teatro Marconi di CalcinatoLa storica struttura è stata demolita nel maggio scorso
Il cantiere del nuovo cinema teatro Marconi di CalcinatoLa storica struttura è stata demolita nel maggio scorso

Iniziati a fine maggio con la demolizione dello stabile che fino a qualche anno fa ospitava il cinema-teatro Marconi a Calcinato, i lavori per la costruzione del nuovo auditorium multifunzionale sono fermi. NEL MARZO 2018 era stato approvato il progetto esecutivo, redatto dall’ingegner Nicola Berlucchi in novembre l’operazione venne affidata alla Paolo Beltrami Costruzioni, ma raso al suolo l’immobile i cantieri si sono fermati. «A settembre - spiega il sindaco Nicoletta Maestri - l’impresa ci ha proposto delle varianti migliorative al progetto originario, con la realizzazione in prefabbricato delle parti orizzontali della struttura e in opera di tutte le restanti parti. Un ritocco che non va ad alterare la natura del contratto d’appalto e non comporta costi aggiuntivi neppure correlati alle spese tecniche necessarie per aggiornare, previo ottenimento di una nuova autorizzazione sismica, la documentazione del progetto esecutivo». Le migliorie - secondo il primo cittadino di Calcinato - «porteranno una serie di benefici. Verrà innalzata per esempio la resistenza ad eventuali scosse di terremoto poiché l’intelaiatura consente un più efficace controllo degli spostamenti sismici». IL PACCHETTO DI SOLUZIONI tecniche proposte dall’impresa, renderanno più razionale la distribuzione architettonica degli spazi, eliminando tra l’altro gli originali pilastri interne al teatro. Verrà potenziato inoltre l’isolamento termico e acustico, «dal momento che le soluzioni consentono di semplificare le murature eliminando i pannelli prefabbricati verticali e adottando blocchi in laterizio», afferma il primo cittadino entrando nei dettagli tecnici. L’impresa si è impegnata a redigere a proprie spese una progettazione strutturale che consenta una congrua valutazione delle opere strutturali necessarie per conseguire l’adeguamento alla normativa anche per la palazzina residenziale adiacente all’edificio che ospitava, a rispettare il cronoprogramma dei lavori di demolizione e ricostruzione per garantire la messa a disposizione dell’opera pubblica alla collettività nei tempi previsti e ad assumere a proprio carico ogni eventuali costo, spesa e onere aggiuntivo rispetto all’importo dei lavori già definito in sede di gara, causato dalla variante proposta. «ALLA LUCE DI queste considerazioni tecniche - sottolinea Nicoletta Maestri – pur comprendendo che un cantiere fermo potrebbe destare preoccupazioni e disagi per alcuni cittadini, al più tardi a fine gennaio, dopo che saran giunte le autorizzazioni degli enti preposti, i lavori ripartiranno: ciò è necessario per ottenere importanti migliorie di cui tutti in futuro potranno godere. Non sarebbe stato un atteggiamento lungimirante e corretto non cogliere questa opportunità su un’opera cosi importante e strategica». I lavori insomma dovrebbero ripartire al più presto. Il calendario degli interventi sarà rimodulato per rispettare i tempi di consegna di una struttura attesa dalla comunità di Calcinato. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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