Collaboriamo, approdo sicuro da quarant’anni

Collaboriamo compie quarant’anni e guarda già al futuro
Collaboriamo compie quarant’anni e guarda già al futuro
Collaboriamo compie quarant’anni e guarda già al futuro
Collaboriamo compie quarant’anni e guarda già al futuro

Nemmeno il compianto sindaco Mirella Cerutti, che ebbe l’idea di fondare a Leno, il 30 aprile del 1981, con 15 soci la cooperativa Collaboriamo «per migliorare la qualità della vita delle persone con abilità differenti» e per la loro inclusione sociale «avrebbe probabilmente immaginato che avremmo fatto tanta strada» afferma il presidente Piero Bisinella che, apprestandosi a festeggiare i 40 anni di fondazione, rivolge un «grazie ad operatori, responsabili, in particolare Paolo Bonometti, presidente per 23 anni, collaboratori e volontari e al cuore dei cittadini che hanno sempre avuto cara la nostra attività, un investimento umano e finanziario non indifferente». Dopo una cena con gli ospiti, 26 del Centro disabili diurno tutti tornati a svolgere qui l’attività quotidiana, cui si aggiungono i dieci residenti nella comunità socio sanitaria intitolata a Monica Crescini, prima e apprezzata coordinatrice del centro, per i festeggiamenti si pensa ad un convegno entro fine anno. Servirà a ricordare tutte le persone che hanno contribuito a tener in vita il servizio ampliandolo fino a comprendere, oltre al Cdd e alla comunità alloggio, anche quattro posti letto per un «servizio di sollievo» (al momento sospeso per la pandemia) e tre appartamenti per l’housing sociale a sostegno di fragilità di varia natura. Il convegno «vuol essere anche un input a riflettere sulla disabilità di cui tutte la comunità si deve far carico, sentendola parte di sé: anche i soggetti più deboli sono figli nostri e dobbiamo cercare di rendere meno difficoltosa la loro vita, sottolinea il presidente attorniato da Simone Pennati, direttore dei servizi per disabilità, Stefania Bessi, coordinatrice Cdd, Esa Sudati responsabile della comunità alloggio, che ricordano le difficoltà attraversate. «Ma abbiamo resistito e siamo andati avanti, accettando restrizioni, incertezze normative, paura e confusione. I nostri ospiti hanno sempre mostrato uno spirito di adattamento encomiabile, mentre con le loro famiglie il rapporto si è fatto ancora più stretto condividendo emozioni e fiducia - continua Bisinella -. Tra le altre novità un logo speciale, un sito internet rinnovato, la pagina Facebook e l’allestimento di spazi all’aperto di cui si sente un particolare bisogno».•.

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