Compra 100 tonnellate di binari rubati

di V.MOR.
I binari e gli scambi rubati nel nord Italia erano stati piazzati a Leno
I binari e gli scambi rubati nel nord Italia erano stati piazzati a Leno
I binari e gli scambi rubati nel nord Italia erano stati piazzati a Leno
I binari e gli scambi rubati nel nord Italia erano stati piazzati a Leno

Ha sempre sostenuto di aver acquistato il materiale in buonafede, ma i giudici non gli hanno creduto. La Cassazione ha confermato la condanna a 2 anni e quattro mesi inflitta a un commerciante di rottami ferrosi di Leno per ricettazione. Per i giudici supremi la natura e la provenienza sospetta della merce avrebbero dovuto mettere in allarme l’imputato che peraltro non ha lasciato traccia documentale dell’acquisto. Al centro del processo la maxi compravendita di di 100 tonnellate di rotaie e scambi ferroviari dismessi. Ad offrire la partita persone estranee al circuito legale del commercio di rottami. Il commerciante 62enne di Leno ha tra l’altro effettuato l’operazione senza la preventiva richiesta dei documenti di trasporto e senza il rilascio agli autotrasportatori di nessuna documentazione che avesse potuto provarne lo scambio. Segno che, si legge nella sentenza di Cassazione, «c'era la volontà di non lasciare traccia dell'operazione poco limpida». Un business, quello dei binari, particolarmente redditizio che viene tuttavia gestito da fiduciari dei gestori delle linee ferroviarie. In questo caso la partita di rottami era stata offerta dai committenti di due maxi furti commessi nei depositi delle stazioni di Milano e Torino. Le indagini erano risalite agli autori materiali dei raid e successivamente ai canali di ricettazione, compresa l’azienda di Leno. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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