Con la tavola da «wake» per superare le barriere

Emanuele Pagnini  con una delle sue allieve alle prese con il wakeboard
Emanuele Pagnini con una delle sue allieve alle prese con il wakeboard
Emanuele Pagnini  con una delle sue allieve alle prese con il wakeboard
Emanuele Pagnini con una delle sue allieve alle prese con il wakeboard

«Disabilità non significa inabilità, ma adattabilità. La disabilità è un'arte. È un modo ingegnoso di vivere. È libertà”. E infatti eccoli librarsi impavidi sulla superficie dell’acqua per nuotare nell’aria e volare a due passi dal cielo mentre eseguono surface tricks, grabs, rotazioni e salti mortali: da martedì a venerdì, da mattina a sera, si daranno appuntamento all’Awake di Dello, dov’è in programma un camp intensivo per rider disabili tenuto da Emanuele Pagnini in arte Meme, due volte campione del mondo e quattro volte europeo. In altre parole, l’atleta italiano paralimpico più titolato nella storia di questa disciplina, il wakeboard appunto, nata negli anni Novanta negli Stati Uniti dalla fusione tra sci nautico e snowboard. Classe 1975, originario di Cattolica, in carrozzina dal 1993 a seguito di un incidente stradale, Pagnini nel frangente s’interfaccerà con una ventina di rider di età compresa fra i 10 e i 70 anni, che si cimenteranno partendo dalle basi tecniche fino a sperimentare evoluzioni balistiche a prova di gravità e applausi a scroscio del pubblico (che potrà assistere gratuitamente all’evento, patrocinato dal Comune di Dello). «La sicurezza è fondamentale», precisa Meme, tecnico federale nonché unico maestro italiano con l’abilitazione. «A livello mentale è un’esperienza fortissima - spiega - Perché permette di abbattere limiti e barriere: in acqua, quando sei sulla tavola, ti dimentichi di tutto, ogni piccolo miglioramento è una grande conquista, sportiva e personale. Molti ragazzi vengono, provano e oltre a divertirsi da matti, finiscono sempre per tornare a casa con un’iniezione di entusiasmo e tanti nuovi amici». Organizzato in collaborazione da Freerider Sport Events e Wake4 All Freeride, il corso metterà a disposizione dei partecipanti anche delle speciali attrezzature realizzate grazie all’ingegno dello stesso Pagnini, partendo da un progetto poi sviluppato con l’ingegnere francese Pierre Tessier, di cui esiste oggi una produzione di serie. «Iniziai a lavorarci molti anni fa, modificando una tavola in legno fino a trasformarla in una specie di prototipo simile ai modelli in vendita oggi. Fra me e il wake è stato amore a prima vista. Credo che questo sport meriti maggiore visibilità: è una sfida continua, ma soprattutto ti fa sentire libero». Tutte sensazioni, conferma Edoardo Zambruni, portavoce del centro sportivo di Dello, che s’irradiano per riflesso. «Awake nasce dalla passione per il wakeboard e dalla voglia di divertirsi e stare insieme - spiega. - Meme e i suoi ragazzi hanno una forza straordinaria». E.Zup.

Suggerimenti