Confezionò false prove contro la discarica Gedit Confermata la condanna

di V.MOR.
Le proteste contro la discarica
Le proteste contro la discarica
Le proteste contro la discarica
Le proteste contro la discarica

La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a un anno di reclusione - pena sospesa - inflitta in primo e secondo grado all’ex vicecommissario della Polizia locale di Montichiari. Le accuse di falso ideologico e calunnia erano state formulate nel procedimento giudiziario sulla campagna denigratoria ai danni della Gedit promossa dall’ex sindaco Elena Zanola per costringere la società a sottoscrivere una convenzione molto più onerosa per i gestori della discarica. ALL’AGENTE della Polizia locale veniva contestato di aver «attestato falsamente in tre annotazioni di polizia giudiziaria relative ai controlli effettuati sulla discarica Gedit, che nelle vie circostanti l’impianto di smaltimento rifiuti di Montichiari gli odori fossero talmente intensi e nauseabondi da togliere il respiro e che tali odori provenissero dall’impianto». Ad influire sulla decisione dei giudici della Cassazione ci sarebbe una diversità di affermazioni dell’agente della Polizia locale di Montichiari tra quello riportato nelle annotazioni e quello comunicato al suo superiore: «mentre nell'annotazione si farebbe riferimento ad un odore acre e pungente, nella conversazione intercettata, invece, l’agente della Polizia locale, parlando con il suo superiore, avrebbe affermato che vi era un po’ di puzza». Si chiude così l’ultimo capitolo giudiziario di una vicenda che ha creato grande imbarazzo nel mondo politico anche per alcune intercettazioni telefoniche rese pubbliche. I GIUDICI DELLA Corte di Cassazione hanno dichiarato estinti i reati dei quali era stata accusata l’ex sindaco di Montichiari Elena Zanola nel processo contro Gedit. Nonostante ciò è stato accolto il ricorso civile della Gedit e le richieste risarcitorie dell’azienda che si occupa di smaltimento rifiuti. Dalle carte della sentenza di Cassazione resa pubblica alcune settimane fa, non sono state negate le emissioni odorigene, bensì sono state contestate le decisioni del sindaco di quegli anni che non avrebbe avuto l’autorità di promulgare ordinanze restrittive. «La Corte non ha escluso – si legge nella sentenza - che Gedit producesse emissioni odorigene, ma occorre escludere che si potesse attribuire a Gedit la responsabilità di molestie avvertite nel centro di Vighizzolo e che esistesse una situazione di emergenza in materia d'igiene e sanità, correlata alle sue emissioni».

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