Crepe nei muri della sacrestia Cedimenti anche in via Mameli

di Riccardo Caffi
La tenuta di un muro di contenimento è all’origine  delle crepe che si sono prodotte nei muri della sacrestiaLe evidenti crepe  nell’edificio che suscitano preoccupazione
La tenuta di un muro di contenimento è all’origine delle crepe che si sono prodotte nei muri della sacrestiaLe evidenti crepe nell’edificio che suscitano preoccupazione
La tenuta di un muro di contenimento è all’origine  delle crepe che si sono prodotte nei muri della sacrestiaLe evidenti crepe  nell’edificio che suscitano preoccupazione
La tenuta di un muro di contenimento è all’origine delle crepe che si sono prodotte nei muri della sacrestiaLe evidenti crepe nell’edificio che suscitano preoccupazione

Dovrebbe essere aperto all’inizio dell’autunno a Quinzano il cantiere per la messa in sicurezza di via Mameli e della chiesa parrocchiale dei Santi Faustino e Giovita. A lanciare l’allarme sullo stato in cui versa l’intero complesso sono le liste di minoranza Nuova Civica per Quinzano e Quinzano Paese che sollecitano l’Amministrazione ad agire mediante «interventi tempestivi e della massima priorità». Via Goffredo Mameli si dirama da via Olini e fiancheggia a nord la chiesa parrocchiale, per andare a congiungersi con viale Chiesa, davanti al sagrato. Entrambe le contrade corrono sulla sommità della scarpata dei giardini di via Scalone, che in corrispondenza di via Mameli è sorretta da un vecchio muro di contenimento, da qualche anno soggetto a un pericoloso cedimento. Lo smottamento sarebbe la causa delle crepe e della caduta di calcinacci in corrispondenza della sacrestia, nell’angolo nord est della chiesa, a lato del presbiterio. Il cedimento interessa l’ala più esterna dell’edificio, mentre resta fortunatamente agibile la sala degli arredi e della vestizione dei sacerdoti. Il consolidamento del muro e della strada diventa tuttavia ancor più necessario e urgente se si considera che dietro il presbiterio, accanto alla sacrestia, si eleva l’imponente campanile visibile fin dalla sponda cremonese del fiume Oglio. Via Mameli era stata transennata ai tempi del sindaco Andrea Soregaroli, il quale aveva contattato un pool di tecnici allo scopo di predisporre il progetto di consolidamento del muro sottostante, mentre dal canto suo la parrocchia ha incaricato altri tecnici per la messa in sicurezza dell’edificio danneggiato dallo smottamento. Dalla fine del 2019, con la caduta della Giunta Soregaroli ed il conseguente commissariamento del Comune, i progetti di sindaco e parroco avrebbero segnato il passo. Lorenzo Olivari, che dalle elezioni del settembre scorso è il nuovo primo cittadino di Quinzano d’Oglio, accoglie la sollecitazione della Nuova Civica. «L’Amministrazione ha già stanziato i soldi necessari a bilancio e redatto il progetto d’intervento che vedrà la cooperazione di curia e Acque Bresciane per le rispettive competenze - comunica Olivari -. Nel corso dell’ultima riunione ho personalmente ricordato l’esistenza di un’ordinanza sindacale di messa in sicurezza della porzione di immobile pericolante come primo step a garanzia di incolumità pubblica e contenimento crolli pre avvio lavori pubblici». Il sindaco assicura che l’apertura del cantiere è prevista entro settembre-ottobre: «Al momento il Comune sta attendendo che venga recepito tale indirizzo di urgente messa in sicurezza dalla controparte parrocchiale, che purtroppo ha anche vincoli di Sovrintendenza con cui fare i conti per il progetto».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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