Dal calcio all’atletica
leggera. Rinasce il
mitico Romeo Menti

di Valerio Morabito
Lo stadio Romeo Menti sarà riconvertito nella cittadella dell’atleticaIl mitico campo teatro delle imprese del Montichiari dei «miracoli»
Lo stadio Romeo Menti sarà riconvertito nella cittadella dell’atleticaIl mitico campo teatro delle imprese del Montichiari dei «miracoli»
Lo stadio Romeo Menti sarà riconvertito nella cittadella dell’atleticaIl mitico campo teatro delle imprese del Montichiari dei «miracoli»
Lo stadio Romeo Menti sarà riconvertito nella cittadella dell’atleticaIl mitico campo teatro delle imprese del Montichiari dei «miracoli»

Il mitico stadio Romeo Menti non sarà trasformato in un parco con area relax. La seconda vita dell’impianto teatro delle imprese calcistiche del Montichiari degli anni d’oro sarà ancora vocata allo sport. La struttura diventerà una «cittadella» dell’atletica leggera completando la già ricca offerta di impianti sportivi locali. LA MODIFICA in corsa del progetto è stata annunciata dal sindaco Marco Togni durante una delle ultime sedute del Consiglio comunale. «Abbiamo già avviato uno studio per reperire le risorse necessarie per dare una risposta alla domanda sempre più pressante di luoghi dove praticare l’atletica leggera. Una richiesta che viene anche e soprattutto dalle scuole più vicine al Romeo Menti – ha spiegato il primo soccorso –: ovviamente la struttura sarà a disposizione di tutte le società agonistiche e amatoriali». Anche se tra le priorità di intervento dell’esecutivo c’è l’ampliamento della scuola Falcone, come ha ricordato in aula consiliare l’assessore ai Lavori pubblici Graziano Bonometti, quella di rilanciare in chiave sportiva il Romeo Menti è uno dei traguardi inseriti nell’agenda della Giunta. «Quello di creare uno spazio per l’atletica e rendere la struttura fruibile anche per le vicine scuole – incalza il consigliere comunale dell’Area Civica Gianpaolo Danzì – era un’idea in comune». COSÌ FACENDO NELLA Bassa bresciana monopolizzata da impianti per il calcio, potrebbe sorgere una pista di atletica più unica che rara in tutto il territorio. Ciò farebbe di Montichiari una sorta di cittadella dello sport, se vanno ad aggiungersi il velodromo - tra qualche mese dovrebbe esserci il dissequestro -, il Palageorge, il Palaghiaccio e l’impianto di Montichiarello. Quindi niente parco nell’area del Romeo Menti, che tra l’altro non è molto distante dal fiume Chiese e dalla zona alberata intorno. L’idea è quella di rispettare la storia dell’impianto e nello stesso tempo creare una pista di atletica per sportivi e appassionati. Lo stadio del resto è minacciato dal degrado. Finito più volte nel mirino dei ladri, sul lato di via Turati è stato necessario allestire delle reti di sicurezza contro il rischio del distacco di materiale dai muri. È chiaro che della struttura sportiva nata nel 1928 resta poco o nulla, se non quello stile architettonico britannico con il campo da gioco incastonato nel tessuto urbano. RISPETTO A QUELLO calcato dalla Monteclarense, squadra di pionieri del pallone, l’orientamento del terreno è stato più volte ruotato senza perdere la peculiarità di stadio con vista sul castello Bonoris e il duomo. Nel passaggio epocale non dovrebbe essere disperso l’omaggio al calciatore del Grande Torino, deceduto nella tragedia di Superga nel 1949. Il nuovo complesso resterà intitolato a «Romeo Menti». Sullo sfondo resta la nostalgia per una struttura teatro della grande impresa del Montichiari capace di proiettarsi nel giro di dodici anni dalla Prima categoria alla serie C2, traguardo tagliato nel campionato dei record in serie D targato 1998-’99. Un campionato chiuso al primo posto con 87 punti. Il primato della coppia di attaccanti Marco Pau ed Emauele Terraneo - 45 gol in due - resta ancora imbattuto nella categoria dilettanti. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti